sabato, Giugno 14, 2025
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Chi è Mohammad Pakpour, il nuovo capo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche

AGI – Dopo l’uccisione di Hossein Salami negli attacchi israeliani all’Iran delle scorse ore, il nuovo capo del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (Irgc) è Mohammad Pakpour, nominato dalla Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei. Nel decreto di nomina, a Pakpour viene conferito il grado di generale, secondo quanto riportato dalle agenzie iraniane. Veterano della guerra Iran-Iraq, già comandante delle forze di terra del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, Papkour è stato particolarmente attivo nella repressione delle proteste del 2019 in Iran.

Titolare di un dottorato di ricerca in geografia politica presso l’Università di Teheran, è nato nel 1961 ad Arak, nella provincia di Markazi. Pakpour ha visitato il Kurdistan nei primi anni successivi alla rivoluzione iraniana del 1979, durante la formazione della ribellione curda. Veterano della guerra Iran-Iraq tra il 1980 e il 1988, ha comandato due divisioni dell’Irgc, per poi assumere il comando delle forze terrestri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nel 2009. Nel 2013, ha ricevuto la medaglia militare “Fath-e-Yak”, conferita dall’Ayatollah Khamenei ai combattenti delle forze armate iraniane.

Attualmente generale di brigata, Pakpour ha anche supervisionato la strategia di sicurezza interna del Paese. È stato particolarmente noto per la sua gestione degli attacchi del 2017 contro l’Assemblea consultiva islamica a Teheran. Ha anche comandato la repressione delle proteste anti-regime del novembre 2019 in Iran, scatenate dall’aumento dei prezzi del carburante. Durante questa repressione, senza precedenti in termini numerici, nella Repubblica Islamica circa 1.500 persone sono state uccise, secondo un’inchiesta della Reuters, e quasi 7.000 manifestanti sono stati arrestati.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha congelato i suoi beni il 24 giugno 2019, vietando ai cittadini americani di fare affari con lui. Il nuovo capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica è anche nella lista delle sanzioni per violazione dei diritti umani dell’Unione Europea dall’aprile 2021, quindi gli è vietato viaggiare in Europa o ottenere visti dai paesi europei. 

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