domenica, Luglio 6, 2025
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Cittadinanza, Tajani rilancia ma è scontro con Lega e Conte

AGI – Dopo lo stop di Giorgia Meloni, a Masseria Li Reni va in scena un’altra puntata del dibattito sulla modifica alla legge sulla cittadinanzaAntonio Tajani insiste sulla proposta di Forza ItaliaGiuseppe Conte invita gli azzurri a essere conseguenti, mentre la Lega ribadisce e mette una pietra tombale, puntualizzando che la riforma “non passerà mai”.

Nell’ultima giornata della rassegna ‘Forum in Masseria’, organizzata da Bruno Vespa con Comin & Partners a Manduria, Tajani – pur sottolineando che non si tratta di ‘una priorità’ – va avanti sullo Ius Italiae, ‘stoppato’ invece da Meloni nel suo intervento, in collegamento, di venerdì sera. “Vogliamo convincere gli alleati”, non molla il vicepremier e leader di Forza Italia. Che tiene il punto: “E’ mio dovere dire al centro-destra ‘affrontiamo i problemi sociali e cerchiamo di risolverli, perché non li può e non li deve risolvere la sinistra’”. E ancora, sottolinea che la proposta di FI sulla cittadinanza “è comunque parte del programma del centrodestra, perché al punto 6 si parla di integrazione economica e sociale degli immigrati regolari”. Tajani, poi, assicura: “Non faccio nessuna marcia indietro, dico soltanto che adesso il Parlamento sta facendo la riforma della giustizia, che è una riforma costituzionale e che è una nostra priorità. Poi ci sono tanti decreti, il Parlamento è ingolfato. Dopo la pausa estiva ci sarà la manovra, vedremo quali saranno i tempi giusti. Non facciamo marcia indietro, stiano tutti tranquilli”. Il segretario di Forza Italia non chiude al dibattito parlamentare sulla cittadinanza, dopo le aperture delle opposizioni, scacciando – allo stesso tempo – gli spettri di una crisi di governo. “Non voglio mettere in difficoltà il governo – spiega ancora il vicepremier – sono colui che ha raccolto l’eredità di Silvio Berlusconi che è il fondatore del centrodestra, figuriamoci se io posso fare una minima azione che metta in difficoltà il centrodestra”.

Tajani e l’integrazione culturale

Tajani, che passeggia tra gli ulivi in camicia bianca e sneakers dopo l’intervista con Vespa e un ‘panel’ sul ruolo dell’Italia nel nuovo ‘caos globale’, ribadisce il concetto a margine dei suoi interventi: “La paura nei confronti dei migranti non si risolve dicendo che chi ha il velo si mette in testa il sacco dell’immondizia. Perché così ti fai soltanto un nemico. Tu devi convincere invece una famiglia a mandare suo figlio in una scuola italiana e non nelle madrase per diventare un fondamentalista islamico. Deve invece diventare un buon cittadino italiano. Questa è una battaglia culturale che io intendo fare perché è una battaglia che rafforza l’Italia e che rafforza il nostro paese”.

Conte e le reazioni politiche

Un sì, quello di Tajani alla cittadinanza dopo 10 anni di scuola, che viene argomentato anche attraverso il riferimento storico all’Impero romano, “cresciuto con i grandi imperatori che non erano romani. Traiano era ispanico, figlio di un senatore ispanico, è stato un grande imperatore romano”. Nello spazio dove si svolgono gli incontri della rassegna, adiacente alla Masseria e ai vitigni di Primitivo di Manduria, subito dopo Tajani arriva Conte. L’ex premier, impeccabile in grisaglia scura e camicia bianca senza cravatta, si muove felpato tra taccuini e telecamere sotto il solleone. Poi dice la sua sulla cittadinanza: “Chiediamo che Tajani sia conseguente e poi ci confrontiamo in Parlamento, a quel tavolo noi ci siederemo”. Quindi attacca il leader di FI, che “fa dichiarazioni in luglio e in agosto e poi se le ritrae e fa un teatrino avvilente per questi ragazzi che ci credono”. Mentre Fdi, dopo il no di Meloni, non torna sull’argomento, dalla Lega arriva un nuovo stop alla proposta di Forza Italia. “Invitiamo l’amico Antonio Tajani ad archiviare ogni polemica sulla riforma della cittadinanza. Non passerà mai, non è prevista dal programma di centrodestra, è stata bocciata perfino dal recente referendum promosso dalla sinistra. Guardiamo avanti, al Paese non serve un’estate di inutili polemiche: abbiamo il dovere di realizzare il programma che ha convinto gli italiani a darci fiducia”, è la nota del Carroccio. Ma Tajani rilancia.

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