AGI – La guerra in Ucraina ha favorito l’espansione della criminalità organizzata nel Paese, che si è adattata al conflitto per intensificare il traffico di droghe sintetiche, le truffe online e la tratta di esseri umani. È quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), pubblicato oggi a Vienna. Secondo il documento intitolato “Ucraina: Dinamiche del crimine organizzato nel contesto della guerra”, le reti criminali presenti nel Paese hanno subito una trasformazione profonda a partire dall’invasione russa del febbraio 2022.
“La guerra non ha solo causato sofferenze indicibili alla popolazione ucraina, ma ha anche alimentato un’evoluzione marcata del crimine organizzato, con conseguenze potenzialmente molto gravi per la ricostruzione e la ripresa del Paese”, ha dichiarato Angela Me, responsabile del Dipartimento Ricerca e Analisi dell’UNODC. Basato su ricerche sul campo, interviste e dati ufficiali raccolti tra il 2023 e il 2024, il rapporto evidenzia come i gruppi criminali abbiano modificato i propri modelli operativi per adattarsi alle nuove condizioni imposte dal conflitto: spostamenti massicci di popolazione, interruzione delle rotte commerciali e indebolimento delle istituzioni statali impegnate nello sforzo bellico.
Il traffico di droghe sintetiche e armi
Uno dei segnali più allarmanti, secondo il rapporto, è l’aumento del traffico e del consumo di droghe sintetiche, in particolare stimolanti come catinoni e metadone. Se il traffico di eroina e cocaina è calato drasticamente a causa della chiusura di porti e aeroporti, e dei maggiori costi legati agli oppiacei, la produzione interna di droghe sintetiche è invece cresciuta in modo esponenziale. La domanda interna in aumento, l’interruzione delle rotte di esportazione e il basso costo di produzione hanno favorito la diffusione di laboratori clandestini in tutto il territorio ucraino, spesso ospitati in abitazioni private. Solo nel 2023, le autorità hanno smantellato oltre 100 laboratori, principalmente dedicati alla produzione di anfetamine e metanfetamine.
Tra i principali gruppi criminali citati figura Khimprom, attivo non solo nel traffico di stupefacenti ma anche nel cybercrime. Le truffe online, afferma il documento, sono triplicate nel 2023 rispetto all’anno precedente. Oltre 1.500 call center sparsi in tutto il Paese avrebbero orchestrato frodi ai danni di cittadini ucraini, inclusi sfollati, e, in misura minore, anche di persone residenti in altri Paesi europei. Un’altra preoccupazione è legata alla proliferazione delle armi. Il rapporto evidenzia un aumento della violenza tra civili, in particolare della violenza domestica. Pur non rilevando finora un traffico significativo di armi dalle zone di combattimento verso l’esterno, l’UNODC invita a monitorare attentamente la situazione, ricordando la presenza storica di gruppi criminali attivi nel commercio illegale di armi.
La fuga dal servizio militare
La guerra ha inoltre aggravato la vulnerabilità delle persone sfollate, circa 14 milioni, ovvero il 35% della popolazione, rendendole bersaglio ideale per i trafficanti di esseri umani. Alcuni criminali, denuncia l’ONU, fingono di offrire aiuto umanitario per poi costringere le vittime al lavoro forzato o a frodi legate ai sussidi per i rifugiati. In parallelo, si è sviluppato un nuovo canale di traffico: quello per facilitare l’evasione dal servizio militare obbligatorio da parte di uomini ucraini, con reti che offrono vie di fuga clandestine in cambio di denaro. “Ridurre il crimine organizzato è una condizione fondamentale per una pace duratura, per la giustizia e per la protezione dei diritti umani”, ha dichiarato Matthias Schmale, coordinatore residente e umanitario dell’ONU in Ucraina.