AGI – Le differenze tra i sessi sono significative nel rischio cardiovascolare associato al diabete di tipo 1 e di tipo 2. Negli uomini, il diabete di tipo 2 comporta un rischio maggiore di mortalità e malattie cardiovascolari rispetto al diabete di tipo 1, specialmente tra i più giovani. Per le donne, al contrario, il diabete di tipo 1 presenta esiti peggiori a tutte le età.
Studio svedese sul diabete
Questi sono i risultati del primo studio nel suo genere a confrontare il rischio cardiovascolare tra i due tipi di diabete, condotto su una vasta coorte svedese e presentato al meeting annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD) a Vienna da Vagia Patsoukaki dell’Università di Uppsala e dai suoi colleghi. Lo studio, che ha coinvolto 404.026 pazienti (di cui 38.351 con DT1 e 365.675 con DT2) dal Registro Nazionale Svedese del Diabete, ha esaminato gli eventi di infarto, ictus, insufficienza cardiaca, mortalità cardiovascolare e mortalità per tutte le cause.
Disparità di genere ed età nel diabete
I ricercatori hanno analizzato i dati di un follow-up di cinque anni, stratificando i risultati per sesso e fasce d’età. I risultati hanno rivelato chiare disparità di genere e d’età. Gli uomini con diabete di tipo 2 di età inferiore ai 50 anni hanno mostrato un rischio significativamente più alto rispetto a quelli con diabete di tipo 1: il rischio di malattie cardiovascolari era superiore del 51%, quello di infarto aumentato di 2,4 volte e quello di insufficienza cardiaca di 2,2 volte. Superata questa fascia d’età, il rischio di infarto nel diabete di tipo 1 tende a superare quello del diabete di tipo 2, diventando significativamente più basso per gli uomini con diabete di tipo 2 oltre i 60 anni.
Rischio nelle donne con diabete di tipo 1
Invece, per le donne con diabete di tipo 1, il rischio è costantemente più elevato di quello del diabete di tipo 2 a tutte le età per quasi tutti gli esiti. Nelle donne over 50, ad esempio, il rischio di malattie cardiovascolari è risultato inferiore del 25-27% nel diabete di tipo 2 rispetto al diabete di tipo 1, mentre il rischio di infarto è stato inferiore del 41-47%. Anche la mortalità per cause cardiovascolari e per tutte le cause è risultata più alta nel diabete di tipo 1. Le ragioni di queste differenze sono molteplici.
Spiegazioni delle differenze di rischio
Secondo Patsoukaki, le donne con diabete di tipo 1 sono spesso diagnosticate in giovane età, il che le espone a un rischio cardiovascolare maggiore nel corso della vita a causa dell’esposizione prolungata a livelli elevati di zucchero nel sangue. A questo si aggiunge la possibile perdita della naturale protezione ormonale femminile. Al contrario, gli uomini più giovani con diabete di tipo 2 tendono ad avere più fattori di rischio associati, come obesità, ipertensione e stili di vita meno salutari, rendendo la loro condizione più aggressiva fin dall’inizio. In generale, essere donna offre una protezione contro le malattie cardiovascolari e la mortalità, un effetto visibile in entrambi i tipi di diabete, ma che si attenua nelle donne con diabete di tipo 1 a causa della lunga durata della malattia.
Ruolo della durata della malattia
Lo studio ha anche sottolineato il ruolo cruciale della durata della malattia. Se si escludesse questo fattore dall’analisi, il diabete di tipo 2 apparirebbe come una condizione di rischio più elevata rispetto al DT1, per via della sua forte associazione con altri fattori dannosi come obesità e ipertensione. Tuttavia, la lunga esposizione a iperglicemia nel DT1, data una diagnosi precoce, porta a un rischio cardiovascolare cumulativo che, nel tempo, può superare quello del diabete di tipo 2. I risultati dello studio sottolineano la necessità di una gestione clinica personalizzata per entrambi i sessi, puntando su una prevenzione intensiva e precoce, in particolare per le donne con diabete di tipo 1 e per gli uomini con diabete di tipo 2.