mercoledì, Luglio 30, 2025
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Conte attende Ricci “senza arroganza”. E sulla Puglia avverte il Pd

AGI – Giuseppe Conte aspetta le parole di Matteo Ricci ai magistrati, senza la presunzione di voler dare lezioni di onestà a nessuno. Il presidente del M5s, a 24 ore dall’interrogatorio dell’ex sindaco di Pesaro in Procura, sembra voler rassicurare gli alleati.

Non c’è un giudizio precostituito nell’attesa imposta dal Movimento al Partito Democratico sul sostegno a Ricci. Ma il fatto di avere un candidato indagato impone un supplemento di riflessione ai Cinque Stelle. “Noi non siamo giudici di nessuno: c’è un candidato con un avviso di garanzia, per M5s si tratta di valutare bene che cosa c’è sul tavolo. Domani c’è l’interrogatorio di garanzia del candidato Ricci. Vedremo l’atteggiamento”, spiega Conte ospite alla rassegna PiazzAsiago, spiegando che “l’onestà è una premessa per investire qualcuno di un incarico pubblico” poi serve “competenza“.

Valutazione dell’onestà e decisioni future

Per questo domani, dopo che Ricci avrà riferito ai magistrati, il presidente M5s avrà un confronto con tutti i referenti dei gruppi delle Marche ai quali ha chiesto di riunirsi per valutare la vicenda “senza nessuno spirito sanguinario. A noi interessa l’onestà del singolo“. Dopo quel passaggio, si trarranno le somme, “si saprà se ci saremo o no”. A sentire fonti parlamentari M5s, però, non sembra che il mood dei territori sia favorevole. Ma questo accadeva anche prima dell’inchiesta, viene osservato.

Reazioni del PD e la questione della Campania

Dalla parti del Pd, le parole dell’ex premier sono accolte come un ramoscello d’ulivo. Comunque meglio di uno scarno “valuteremo”, viene aggiunto. Quello che è sicuro, in ogni caso, è che il sostegno a Ricci non sarà una moneta di scambio. “Non c’è nessun ‘do ut des’ fra Campania, dove il centrosinistra sembra orientato a candidare il Cinque Stelle Roberto Fico – nonostante le resistenze del governatore uscente Vincenzo De Luca – e le Marche.

La situazione in Puglia e il caso Decaro

La musica cambia, però, quando Conte si sofferma sul candidato in Puglia. Se il Partito Democratico attende la disponibilità di Antonio Decaro, Conte frena: “In Puglia Decaro come amministratore ha le carte in regola per aspirare a guidare un progetto di rinnovamento”. Ma di carte in regola, aggiunge “ne abbiamo anche noi”. L’ex sindaco di Bari non ha ancora sciolto la riserva alimentando le voci che sia già partita la ricerca di un sostituto.

Negoziati e scenari possibili per la Puglia

Si dice pesi, in questo senso, le candidature di Nichi Vendola e Michele Emiliano nelle liste del centrosinistra. Decaro, secondo questa tesi, mal tollererebbe la presenza accanto a lui di due pesi massimi della politica pugliese e nazionale. Tuttavia, fonti parlamentari del Pd si mostrano fiduciose sul fatto che alla fine sia proprio Decaro a correre per la Regione Puglia.

La candidatura di Decaro e le dinamiche interne al PD

Anche perché, viene spiegato, nel caso in cui l’europarlamentare dovesse rinunciare si aprirebbe un problema politico nel Partito Democratico, come viene sottolineato. Il ragionamento è che la candidatura di Decaro al Parlamento europeo, dove è stato eletto con cinquecentomila voti, non nasce dal nulla, ma è fortemente voluta dalla stessa Schlein in attesa di poter schierare il campione di preferenze in Puglia. “Sarebbe un ‘no’ alla segretaria”, ribadisce un dirigente Pd per il quale quella di Decaro, “non è una ipotesi di candidatura, quanto una candidatura già fatta”.

Priorità al programma e al candidato migliore

A sentire alti esponenti dem, tuttavia, si tratterebbe solo di questioni di metodo: prima di far partire Decaro, occorre completare il lavoro sul programma, secondo il refrain “prima i temi, poi i nomi”. Lo spiegava Francesco Boccia all’assemblea pugliese prima del week end. Il Partito Democratico “sta lavorando sul programma”, ha chiarito Bocci, “che è il passaggio fondamentale. Poi toccherà alla coalizione individuare il candidato migliore possibile. E nessuno di noi, se chiamato, può sottrarsi”.

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