sabato, Novembre 15, 2025
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“Contro di me una valanga di minacce”. Che cosa sta succedendo tra la deputata Green e Trump

AGI – La deputata Marjorie Taylor Greene, repubblicana della Georgia, ha dichiarato su X di aver ricevuto “una valanga di minacce” che “vengono alimentate e istigate dall’uomo più potente del mondo”, dopo i duri attacchi rivolti sulle reti sociali all’ex alleata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Greene è stata uno dei volti più noti del movimento ‘Maga‘, l’ala trumpiana oltranzista, ma negli ultimi mesi i suoi rapporti con il presidente si sono progressivamente deteriorati a causa delle crescenti divergenze politiche su temi quali il conflitto in Medio Oriente e lo ‘shutdown’.

La rottura definitiva: il caso degli ‘Epstein files’

A segnare la rottura definitiva è stata però l’esortazione di Greene a pubblicare i cosiddetti ‘Epstein files‘ in una fase che vede i Democratici attaccare in modo sempre più intenso Trump per i suoi passati legami con Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo impiccatosi in carcere nell’agosto 2019.

 

 

Le parole della deputata 

“L’aggressione di Trump contro di me alimenta anche la natura velenosa dei suoi troll radicali di Internet”, ha scritto ancora la deputata, “come donna prendo sul serio le minacce degli uomini”. Greene si è quindi paragonata alle vittime di Jeffrey Epstein e ha scritto che ora ha una “piccola comprensione della paura e della pressione” che “devono sentire”.

In un post pubblicato ieri sul suo social network Truth, Trump ha coniato per l’ex fedelissima il soprannome di ‘Marjorie ‘Traitor’ (traditore, nda) Green (sic)’, definendola una “vergogna per il nostro GRANDE PARTITO REPUBBLICANO”. Ieri, invece, le aveva dato della ‘pazza’ e suggerito primarie per la sua circoscrizione in Georgia. “Se si candida la persona giusta, avrà il mio completo e inflessibile supporto”, aveva aggiunto il presidente degli Stati Uniti. 

Greene ha affermato che questi attacchi hanno l’obiettivo di intimidire altri repubblicani in vista del voto della Camera della prossima settimana sulla pubblicazione dei documenti di Epstein. La deputata è stata una dei quattro repubblicani alla Camera a firmare una petizione per forzare un voto sulla diffusione dei file e ha ripetutamente criticato Trump per il suo rifiuto di divulgare i documenti del Dipartimento di Giustizia con i dettagli dell’indagine su Epstein.

In un messaggio di testo pubblicato su X che Greene ha dichiarato di aver inviato a Trump, la pasionaria ‘Maga’ ha scritto che “molti di noi erano per la pubblicazione dei fascicoli su Epstein per le donne vittime di Jeffrey Epstein, ma anche perchè credevamo che i democratici ‘cattivi’ come i Clinton fossero coinvolti e implicati con lui”.

Greene e altri repubblicani avevano inoltre esortato il ‘Gop’ a rivedere la sua strategia di comunicazione sull’economia dopo le sconfitte elettorali subite all’inizio di questo mese. Trump, da parte sua, ha sempre cercato di minimizzare quella che è sempre stata una delle principali preoccupazioni degli elettori, accusando i democratici di costruire una narrazione negativa.

Greene ha anche sottolineato la scadenza dei sussidi dell’Affordable Care Act come una priorità che i repubblicani dovrebbero affrontare per evitare che i premi assicurativi per coloro che dipendono da loro salgano alle stelle, schierandosi così con i democratici su quello che era stato il ‘casus belli’ dietro il più lungo ‘shutdown’ della storia Usa. Questa fronda interna ha inoltre accusato Trump di concentrarsi troppo sulla politica estera e non abbastanza sulle questioni interne. 

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