AGI – L’attuale offerta di litio potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la crescente domanda di veicoli elettrici fino al 2029. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports Sustainability, condotto dagli scienziati della East China Normal University di Shanghai e dell’Università di Lund. Il team, guidato da Qifan Xia e André Manberger, ha analizzato disponibilità e domanda attesa di litio per i prossimi cinque anni in Cina, Europa e Stati Uniti.
Stime future di produzione
Secondo le stime degli scienziati, in alcune regioni si prevede un incremento di dieci volte nella produzione di litio entro il 2030. Nonostante ciò, senza un’ espansione delle importazioni o l’innovazione della tecnologia, l’offerta non sarà sufficiente a soddisfare la crescente domanda di veicoli elettrici.
Il valore strategico del litio
“Oggi – afferma Xia – il litio riveste la stessa importanza che aveva la benzina durante la rivoluzione industriale. Sebbene le riserve di litio siano consistenti in tutto il mondo, non sono distribuite in maniera uniforme“.
Fabbisogno globale e capacità produttiva
In effetti, riportano gli autori, Cina, Europa e Stati Uniti rappresentano insieme l’80 per cento delle vendite mondiali di veicoli elettrici e la Cina potrebbe aver bisogno di circa 1,3 milioni di tonnellate di carbonato di litio entro la fine del decennio. Per Europa e Stati Uniti il fabbisogno medio calcolato è intorno a 792 e 692 mila tonnellate, rispettivamente. Sulla base di progetti di estrazione del metallo, la Cina potrebbe produrre tra 804.000 e 1,1 milioni di tonnellate di carbonato di litio entro il 2030, mentre Europa e Stati Uniti potrebbero raggiungere rispettivamente 325 e 610 mila tonnellate.
Vincoli e relazioni internazionali
I risultati, commentano gli esperti, evidenziano che nessuno dei piani di sviluppo attualmente in essere potrebbe soddisfare appieno le necessità di litio con la sola produzione locale. Attualmente, gran parte delle importazioni di litio proviene da pochissimi fornitori, tra cui Cile e Australia. Gli studiosi sottolineano poi che l’aumento delle importazioni da parte di una regione ridurrebbe direttamente l’accesso per le altre, esacerbando i vincoli di approvvigionamento e mettendo a dura prova le relazioni commerciali internazionali.
Soluzioni e strategie alternative
Per contrastare queste carenze, sostengono gli scienziati, potrebbero essere utilizzate batterie di nuova generazione, o promossi veicoli elettrici per i trasporti pubblici.
Appello all’azione
“Il nostro lavoro – conclude Xia – evidenzia che senza un’azione immediata per espandere l’attività mineraria, diversificare i fornitori e ripensare il modo in cui gestiamo la domanda, il mondo rischia di subire ritardi nel raggiungimento degli obiettivi critici in materia di clima ed energia“.