AGI – Si valuta il reato di omicidio colposo e lesioni gravissime per il crollo del tetto del ristorante ‘Essenza’ a Terracina in cui è rimasta uccisa la sommelier di 31 anni del locale con una decina di clienti feriti, di cui tre in modo grave. Ad aprire il fascicolo per ora contro ignoti sono stati i magistrati della procura di Latina che stanno valutando il titolo di reato dopo la prima informativa delle forze dell’ordine sull’incidente avvenuto intorno alle 22,30 di lunedì sera.
‘Essenza’, un ristorante con stella Michelin nel centro della località balneare in provincia di Latina, era affollato di clienti quando sono stati uditi due distinti boati, come se si fossero stati due cedimenti, poi il crollo dell’intero solaio della sala che affaccia su via Roma e una nuvola di fumo ha avvolto il locale. Sotto le macerie sono rimasti diversi clienti e mebri del personale.
Mara Severin, 31enne sommelier di Sabaudia, è morta per le ferite riportate nonostante i tentativi di salvarla in ospedale. Lavorava da Essenza da 11 anni, da quando il ristorante si trovava a Pontina. Il locale, che era stato ristrutturato a gennaio sia nella parte interna che in quella esterna, è stato posto sotto sequestro.
La Polizia sta indagando per chiarire le cause del crollo, per il quale si sospetta un cedimento strutturale del solaio mentre verrebbe esclusa l’ipotesi di danni dovuti al maltempo. I titolari del ristorante Essenza, affidato allo chef Simone Nardoni, si sono detti “molto provati” da questa tragedia e si sono stretti “al dolore del team e della famiglia di Mara Severin”.
“Ci sarà modo di capire perché sia successa una cosa del genere”, ha dichiarato il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti che ha visitato il luogo dell’incidente, “oggi per me è soltanto il tempo del dolore e del rispetto dello strazio di una famiglia che ieri, in ospedale, non si riusciva a dare una ragione di quello che era successo”. “Questo era un locale tenuto molto bene”, ha aggiunto il sindaco, “ristrutturato ogni anno. Adesso io non so bene quale sia il motivo di questo crollo: certo, sono palazzi vecchi, degli anni ’30/’40”.
La Cgil di Roma e del Lazio e la Cgil di Frosinone Latina hanno espresso “vicinanza e solidarietà ai familiari di Mara Severin e alle altre persone rimaste ferite”: “Un episodio gravissimo su cui auspichiamo che le autorità competenti facciano chiarezza il prima possibile sulle cause del cedimento del tetto”, si legge in una nota del sindacato.
