sabato, Luglio 27, 2024
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Da aprile in Senegal potrebbe esserci un ‘vuoto’ di potere

AGI – In un atteso incontro con i media, il contestato presidente senegalese Macky Sall ha affermato che il suo mandato terminerà come previsto il 2 aprile, giorno in cui si dimetterà, ma non ha annunciato una nuova possibile data per le elezioni presidenziali da lui rinviate. “Non vorrei essere oggetto di una polemica sterile rispetto ad ambizioni che non sono mie. Il 2 aprile 2024 si conclude la mia missione come capo del Senegal. Vorrei che questo dibattito fosse risolto in modo chiaro”, ha detto Sall durante un’intervista televisiva. Un annuncio atteso da giorni che da un lato permette di dissipare i timori che stesse progettando di prolungare il suo mandato, nel mezzo di una crisi politica. Dall’altro, però, rimane tutta l’incertezza su quando verrà eletto il suo successore e sul rischio di un vuoto di potere. Nel suo intervento ai media, il presidente senegalese ha sottolineato che la data delle elezioni dipenderà dal dialogo nazionale di due giorni con gruppi della società civile, partiti politici e candidati, il 26 e 27 febbraio.

 

Se si troverà un consenso, pubblicherò immediatamente un decreto per fissare la data delle elezioni“, ha evidenziato il presidente, aggiungendo che, in caso contrario, deferirà la questione al Consiglio costituzionale. Il suo annuncio nelle scorse settimane di uno slittamento della cruciale scadenza elettorale, inizialmente prevista per il 25 febbraio, ha scatenato violenti proteste in Senegal, minacciando la tenuta democratica del Paese solitamente stabile e considerato per molti versi un modello in Africa. Da allora Sall è sotto pressione per annunciare una nuova data, dopo che quella proposta a dicembre prossimo – secondo lui per risolvere le controversie sull’eleggibilità’ degli altri candidati – sia stata respinta dalla Corte Suprema. Per la massima autorità giuridica del Senegal, il ritardo è incostituzionale, chiedendo formalmente che le elezioni si svolgano “il più presto possibile”.

 

In merito alla nuova scadenza del voto, tutta da stabilire, Sall ha affermato di non ritenere che si possano tenere le elezioni prima delle sue dimissioni, quindi prima del 2 aprile, escludendo nel contempo un vuoto di potere. A questo punto, però, non è chiaro chi guiderà il Paese dopo la scadenza del suo mandato. Infine Sall ha assicurato che prenderà in considerazione la liberazione dei suoi rivali, incluso il leader dell’opposizione Ousmane Sonko, la cui detenzione in corso da luglio 2023 ha portato a proteste a livello nazionale lo scorso anno. Sonko e i politici esclusi dal Consiglio costituzionale dalla lista dei candidati alle presidenziali saranno invitati a partecipare al dialogo organizzato dalla presidenza, che si aprirà lunedì a Dakar. L’obiettivo dichiarato e’ quello di arrivare a un voto “sereno e pacifico”, al quale al momento sono candidati in 19. 

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