venerdì, Settembre 19, 2025
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Dazi, a che punto è l’export italiano in Usa

AGI – Il 2 aprile è iniziato il fitto susseguirsi di comunicazioni da parte dell’amministrazione Usa sui dazi, proseguito fino a oggi. È così derivata una nuova ondata di dazi all’importazione negli Stati Uniti, che ridefinisce le regole del commercio per l’Europa e, di conseguenza, anche per l’Italia.

La novità principale è l’introduzione di un dazio di base del 15% su tutti i prodotti esportati verso gli Usa. “La misura ha un impatto diretto soprattutto sui settori che fino a oggi godevano di esenzione totale, come cosmesi e arredamento – spiega Lucio Miranda, presidente e fondatore di ExportUSA – due comparti chiave del Made in Italy“. Parte da queste premesse l’analisi di ExportUSA: dazi al 15% e regole speciali, ecco per punti lo scenario attuale.

Regole per i dazi generalisti

Dove i dazi erano già superiori al 15% – ad esempio per le calzature che, prima del 2 aprile, vedevano dazi che variano in percentuale tra il 25-35% – resta invariata l’aliquota più alta. Dove erano inferiori o nulli, scatta ora il 15% fisso.

Dazi speciali su acciaio, alluminio e rame

Al di là dei dazi generalisti appena descritti, il nuovo regime introduce anche una serie di dazi speciali: Acciaio, alluminio e rame: se parliamo di prodotti primari (esempio lingotti, rulli, barre, bramme) il dazio è del 50% sul valore del prodotto. Prodotti derivativi (dai coltelli alle pentole, dai macchinari all’arredo) il dazio sarà del 50% sul valore del metallo e del 15% sul resto del prodotto.

Dazi su farmaceutico, automotive e vino

Il dazio Usa sulla maggior parte dei prodotti farmaceutici importati dall’Europa è zero. In base ai capitoli 3003 e 3004 dell’HTSUS (Harmonized Tariff Schedule of the United States), molti prodotti farmaceutici finiti (ad esempio in compresse, capsule o soluzioni pronte) rientrano nello schema dei Pharmaceutical Products elencati nell’Accordo Farmaceutico (Pharmaceutical Agreement) del Wto, che gli Stati Uniti applicano: ciò comporta un dazio Usa pari a 0%. Tuttavia, alcune materie prime farmaceutiche e alcuni prodotti chimici intermedi utilizzati nella produzione di prodotti farmaceutici (capitolo 29 dell’HTSUS) possono essere soggetti a un dazio a stelle e strisce se non inclusi nell’elenco Pharmaceutical Appendix. Per l’importazione della maggior parte di prodotti automotive di origine Ue, gli Stati Uniti applicano un dazio con l’aliquota più alta tra il dazio MFN e un’aliquota forfettaria del 15%. Quindi: Autovetture: 15% (il dazio Usa storico era 2,5%); Light trucks / pickup / furgoni merci: 25% il cosiddetto dazio “chicken tax” rimane prevalente perché quello Usa storico era superiore al 15%; Autobus: 15% (dazio Usa 2% ( 15%, quindi si applica un dazio del 15%) Gran parte dei ricambi auto e componenti auto (motori, cambi, ecc.): dazio Usa del 15% (MFN tipicamente 2,5%, quindi prevale il 15%) Vino: dazio pari al 15%

Dazi antidumping e countervailing duties

È il caso dei materassi, ad esempio. I materassi italiani che vengono esportati negli Usa sono colpiti da un dazio antidumping del 257,06%, mentre la pasta è soggetta a tariffe doganali compensative che variano a seconda del produttore.

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