AGI – Gli Stati Uniti hanno chiesto ai loro partner commerciali di presentare entro domani “la loro migliore offerta” per un accordo che eviti l’imposizione di dazi. Lo rivela la Reuters, secondo cui il Dipartimento del Commercio ha intensificato i colloqui con Europa, Giappone, Canada e i Paesi dell’America Latina. La minaccia riguarda centinaia di prodotti, inclusi acciaio, auto, elettronica e vino.
La strategia negoziale dell’amministrazione Trump
Una bozza di lettera ai partner, visionata dall’agenzia e proveniente dall’ufficio del Rappresentante Commerciale degli Stati Uniti, offre uno spaccato di come Donald Trump intende concludere i negoziati iniziati il 9 aprile, quando sospese i dazi del “Giorno della Liberazione” per 90 giorni – fino all’8 luglio – di fronte alla reazione dei mercati azionari, obbligazionari e valutari alla natura radicale delle imposte.
Accordi limitati e tempistiche serrate
Il documento suggerisce l’urgenza, all’interno dell’amministrazione, di concludere gli accordi entro la scadenza ormai prossima. Nonostante le rassicurazioni di alcuni funzionari, tra cui il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett, finora è stato raggiunto un solo accordo con un importante partner commerciale degli Stati Uniti: la Gran Bretagna. Anche in quel caso, però, si tratta di un accordo limitato più simile a un’intesa-quadro che a un accordo definitivo.
Contenuto delle proposte richieste
Nella bozza di missiva, gli Stati Uniti chiedono ai Paesi di elencare le loro migliori proposte in una serie di aree chiave, tra cui tasse doganali e quote per l’acquisto di prodotti industriali e agricoli statunitensi, e piani per porre rimedio a eventuali barriere non fiscali.
Focus su commercio digitale e sicurezza
Tra gli altri punti richiesti figurano eventuali impegni in materia di commercio digitale e sicurezza economica, insieme a impegni specifici per Paese. Gli Stati Uniti si impegnano a valutare le risposte entro pochi giorni e a offrire un terreno comune di intesa che potrebbe includere un’aliquota doganale reciproca.
Paesi coinvolti nei negoziati
Non è chiaro quali Paesi abbiano ricevuto la lettera, ma tra questi potrebbero esserci l’Unione Europea, il Giappone, il Vietnam e l’India.