AGI – “Non è un mio problema Sanremo 2027. Penso che quando stai per mettere le mani su un Sanremo non hai voglia di pensare a un altro. Io mi auguro che Carlo Conti ne faccia qualcun altro. Credo poi che ci siano alternative migliori alla mia condizione, io ho altro a cui pensare in questo momento. Devo combattere con Gerry Scotti”. Così Stefano De Martino, intervistato al ‘Rumore Festival’ organizzato da Fanpage a Roma, ha risposto a una domanda sulla possibilità di condurre il Festival di Sanremo dopo l’era Carlo Conti che ha annunciato l’addio dopo il 2026.
Sul suo percorso televisivo, De Martino ha spiegato: “Su ‘Bar Stella’ ho tenuto il punto e l’ho chiuso, ma ‘Stasera tutto è possibile’ è legato a tante persone che mi hanno chiesto un ultimo giro e alla fine ho detto sì”. Il conduttore si è poi soffermato anche sulla sfida televisiva di ‘Affari Tuoi’ contro ‘La ruota della fortuna’: “Sono realmente felice di questa sfida con Gerry. Hanno preso un grande format e l’hanno affidato a un senatore della televisione italiana. È stata una mossa giusta da parte di Mediaset. Quando passeggiavo a Napoli questa estate vedevo in tutte le case il faccione di Gerry. Ho detto al ‘dottore Pasquale Romano’: ‘Quest’anno è dura’. La sfida però mi accende perché l’avversario ti regala il gioco. Dove c’è concorrenza, c’è pubblico e noi abbiamo tutte le sere lo stadio pieno”.
Non è mancato un passaggio sull’attualità internazionale e sulla guerra a Gaza: “Noi veniamo dopo il Tg1 ed è difficile andare in onda dopo che sono state raccontate cose atroci. Siamo tutti spettatori di qualcosa di terribile e quando i nostri figli leggeranno nei libri di storia quello che sta accadendo sarà difficile. Io sono il primo che faccio vedere a mio figlio le scene di Gaza per fargli capire che il mondo è anche questo”.
De Martino ha parlato anche della vicenda dei video intimi rubati con la compagna Caroline Tronelli: “Non pensavo tra le mura di un appartamento di essere spiato e quando mi hanno avvisato mi sono sentito sporco, violato. Con il tempo cerchi di metabolizzare, io sono un ottimista cronico. Quelle persone hanno rubato quelle immagini non perché fossi un personaggio pubblico ma perché c’è un mercato. Questo sito oggi è stato chiuso e forse molte persone si sono poste un problema che prima non si ponevano”. “Non siamo mai veramente al sicuro se abbiamo il cellulare acceso, ricevere e inoltrare materiale rubato è un reato. Un conto è dare la notizia, un conto è ripeterla all’infinito: questo aumenta il voyeurismo” ha concluso facendo un appello alla stampa.