AGI – La Corte Suprema del Brasile ha decretato ieri la detenzione preventiva della deputata di estrema destra Carla Zambelli, evasa dal Paese dopo essere stata condannata a 10 anni di carcere, e ha chiesto l’inserimento del suo nome nella lista rossa dell’Interpol.
Il giudice Alexandre de Moraes ha stabilito in un’ordinanza che la misura cautelare era necessaria data l’intenzione “inequivocabile” di Zambelli di lasciare il Brasile per “sfuggire all’applicazione della legge” dopo la sua condanna.
Inoltre, ha sottolineato che la deputata intende “insistere sui comportamenti criminali” all’estero, con la divulgazione di notizie false e gli attacchi alla credibilita’ del sistema elettorale e del potere giudiziario.
Oltre a decretare la detenzione preventiva, De Moraes ha chiesto alla polizia federale di avviare le procedure presso l’Interpol per “rendere possibile” una futura richiesta di estradizione e ha ordinato il blocco immediato dei passaporti, conti bancari e profili sui social network.
Zambelli, che è stata un’alleata di spicco dell’ex Presidente Jair Bolsonaro (2019-2022), ha annunciato martedì che aveva lasciato il Brasile e che intendeva radicarsi in Italia per denunciare la “persecuzione” che dice di soffrire in Brasile.
Nelle interviste rilasciate martedì, Zambelli, che ha anche la cittadinanza italiana, ha lasciato intendere che si trovava negli Stati Uniti e ha assicurato che è pronta a stabilirsi in Italia per evitare di essere estradata.
La deputata è stata condannata dalla massima Corte per aver affidato a un hacker il tentativo di hackeraggio del sistema informatico del potere giudiziario, nel quadro del processo elettorale del 2022, in cui l’attuale Presidente, Luiz Ina’cio Lula da Silva, si impose a Bolsonaro.
Uno dei documenti falsi inseriti nel sistema fu un ordine di detenzione contro De Moraes, allora presidente della Corte Suprema Elettorale.