AGI – Trionfo alle finali della Diamond League con la ciliegina sulla torta del record italiano del lancio del peso portato a 22,98 metri. Leonardo Fabbri sulla pedana dello stadio ‘Re Baldovino’ di Bruxelles in occasione della seconda e ultima serata delle finali del prestigioso circuito mondiale dell’atletica leggera, ha ammazzato la gara già al primo lancio portando il primato nazionale a soli due centimetri dal muro dei 23 metri che nella storia è stato abbattuto solo da quattro atleti, tre di essi americani (Ryan Crouser 23,56 nel 2024, Joe Koavcs 23,23 nel 2022, e Randy Barnes 23,12 nel 1990) ed uno tedesco orientale (Ulf Timmermann 23,06 nel 1988).
Fabbri, che ha stabilito anche il meeting del ‘Memorial van Damme’, ha preceduto il campione olimpico Crouser rimasto a 22,79 e il giamaicano Rajindra Campbell con 21,95. Fabbri, 27 anni di Bagno a Ripoli, soprannominato ‘il Fabbrino’, ha concluso una stagione che, se non fosse stata per la controprestazione nella finale olimpica, sarebbe stata idilliaca.
Nella prima parte della stagione, l’atleta allenato da Paolo Dal Soglio è stato costante sopra i 22 metri: il 15 maggio a Savona lanciando 22,95 ha tolto dopo 37 anni il record italiano ad Alessandro Andrei che nel 1984 si era laureato campione olimpico. Dopo aver conquistato l’oro europeo a giugno a Roma, il lanciatore dell’Aeronautica Militare alle Olimpiadi di Parigi è incappato nella classica serata ‘no’ anche a causa della pioggia e della pedana bagnata terminando la gara al quinto posto. Nel 2024, Fabbri ha vinto la tappa di Diamond League di Londra con 22,52, è giunto secondo a Golden Gala di Roma (21,70) e alla Weltklasse di Zurigo (21,86), e terzo al ‘Kamila Skolimowska Memorial’ (22,03).