giovedì, Giugno 19, 2025
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Diciassette coltellate e calci al volto: così è morta Gentiana, uccisa dall’ex marito

AGI – Diciassette coltellate che hanno causato un’emorragia interna: così è morta Gentiana Kopili, la badante albanese di 45 anni uccisa sabato sera a Tolentino dall’ex marito Nikollaq Hudhra. La donna stava andando da sola al lavoro e si sarebbe accorta dell’arrivo dell’uomo dal quale si era separata nel 2021, ha cercato di difendersi con un braccio, preso di striscio da una prima coltellata, quindi ha provato a fuggire, ma è stata raggiunta e colpita alle spalle: 17 fendenti consecutivi, sferrati dall’alto verso il basso usando un coltello da cucina con una lama da 18 centimetri.

Colpi profondi, che hanno leso irrimediabilmente gli organi interni e causato l’emorragia mortale. La donna è crollata esanime a terra, dove è stata presa a calci anche al volto. E’ quanto emerge dall’autopsia, eseguita dal medico legale Antonio Tombolini su incarico della procura nell’obitorio dell’ospedale di Macerata. Al termine dell’esame, durato circa due ore, il pm Enrico Riccioni ha dato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari.

L’autopsia e le indagini

La camera ardente per Gentiana sarà aperta domani mattina alle 10. Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, in accordo con la famiglia della vittima, ha fatto allestire una tensostruttura all’interno dell’area sportiva. In serata, la salma prenderà la via dell’Albania, dove l’ultimo saluto avverrà nella città natale della donna: i familiari hanno già richiesto e ottenuto il nulla osta all’espatrio.

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