mercoledì, Ottobre 15, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Difesa Nato, Rutte frena sull’abbattimento dei jet russi. E l’Estonia elogia i piloti italiani

AGI – Oggi a Bruxelles riunione dei 32 ministri della Difesa della Nato. Sul tavolo, inevitabilmente, le ripetute violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi alleati da parte di jet o droni, russi o di provenienza ancora non ben definita.

“Nato più forte della Russia”

“Ci sono state molte domande sulla capacità della Nato di garantire che, se qualcosa accade nel nostro spazio aereo, possiamo agire con decisione se necessario – ha dichiarato al suo arrivo il segretario generale della Nato, Mark Rutte -. Alcuni dicono, non all’interno della Nato, ma a volte nel dibattito pubblico, che se un aereo russo, intenzionalmente o meno, entra nello spazio aereo Nato, bisogna comunque abbatterlo. Io non sono d’accordo. Penso che si debba essere assolutamente convinti che rappresenti una minaccia o meno, e se rappresenta una minaccia, possiamo fare tutto il necessario per evitare che la minaccia si materializzi. Ma se non rappresenta una minaccia, un’alleanza forte, e la Nato è molto più forte della Russia, siamo infinitamente più capaci, ovviamente, il nostro ruolo è quello di garantire che quell’aereo, uscito dal suo spazio aereo ed entrato nello spazio aereo Nato, venga accompagnato gentilmente fuori dal nostro spazio aereo, e poi chiarire ai russi di smettere di farlo”, ha spiegato.

Missili a lungo raggio per l’Ucraina: questione bilaterale

La fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina, ha poi precisato Rutte, “non è un argomento da discutere oggi, perché è una questione bilaterale. Riguarda quali nazioni vogliano sostenere le forniture all’Ucraina, ma la questione non è sul tavolo oggi”.

L’Estonia

“Come possiamo vedere, la Russia è stata intenzionale, o almeno, come abbiamo visto, non ha obbedito agli ordini dei nostri controllori di volo e nemmeno dei caccia italiani. Quindi, riguardo a quell’incidente, vorrei ringraziare i nostri omologhi italiani. Hanno fatto un ottimo lavoro e abbiamo visto che possiamo reagire se necessario”, ha sottolineato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur. “Ma se qualcuno rimane nello spazio aereo della Nato per 12 minuti, significa che si tratta di un tempo molto lungo e che dovevamo reagire. Quindi, naturalmente, questo dimostra anche l’importanza della missione di pattugliamento aereo che abbiamo negli Stati baltici. E ovviamente, dobbiamo vedere ora come possiamo procedere con la Nato, cosa possiamo fare in più, quali sono i protocolli, quali sono le procedure, quindi questo è molto importante per noi – ha aggiunto Pevkur -. La realtà è che la quota dei contributi statunitensi all’Ucraina è diminuita significativamente quest’anno. Quindi non spetta solo a noi, ma a tutti gli alleati aiutare l’Ucraina a vincere questa guerra. Mi aspetto che tutti i Paesi europei annunceranno buone notizie, perché, come ho detto, sono stati concordati quattro pacchetti da circa mezzo miliardo ciascuno. L’iniziativa nordica baltica si spera sarà completata molto presto, forse anche oggi”, ha spiegato.

Il Regno Unito

Per John Healey, ministro della Difesa britannico, “le incursioni di Putin nel territorio della Nato sono avventate, pericolose e del tutto inaccettabili. Deliberate o meno, Putin sta osservando le nostre mosse e non deve avere alcun dubbio: se la Nato viene minacciataagiremo e risponderemo alla sua escalation con la nostra forza. Oggi stiamo intensificando i nostri sforzi congiunti e posso annunciare che il Regno Unito estenderà il proprio impegno alla missione della Nato nella missione ‘Sentinella orientale’, il che significa che i jet britannici continueranno a sorvolare la Polonia fino alla fine dell’anno – ha chiarito – il ministro della Difesa britannico -. Stiamo inoltre aumentando la nostra produzione di droni per l’Ucraina, consegnandone oltre 100 mila quest’anno e costruendo congiuntamente con l’Ucraina nuovi droni intercettori migliorati“.

I Paesi Bassi

“Come Paesi Bassi abbiamo sempre affermato che sosterremo le operazioni di attacco in profondità dell’Ucraina, che non ci sono limiti o confini in termini di chilometri, e nemmeno limiti per quanto riguarda il tipo di missili. Spetta agli Stati Uniti decidere. Se gli Stati Uniti decideranno di fornire missili Tomahawk, li sosterremo sicuramente”, ha messo in risalto il titolare della Difesa dei Paesi Bassi, Ruben Brekelmans. Sul supporto all’Ucraina “continuo a incoraggiare tutti a fare di più, anche i Paesi che in questo momento stanno facendo meno”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa dei Paesi Bassi, Ruben Brekelmans, all’arrivo alla ministeriale Nato. “Ciò che dico sempre è che, più a lungo aspettiamo e se non agiamo, più i costi continueranno ad aumentare. Quindi, se non sosteniamo l’Ucraina ora, so che il numero di rifugiati ucraini che arriveranno in Europa aumenterà, e di conseguenza aumenteranno i costi per tutti”, ha aggiunto. “Se la Russia riuscisse ad avanzare, la minaccia russa verso il resto dell’Europa crescerebbe ulteriormente. E allora dovremmo investire ancora di più nella nostra difesa e nella nostra deterrenza. Per questo credo che il miglior investimento per la nostra sicurezza, e anche il più efficiente, sia sostenere l’Ucraina ora e non aspettare che la situazione peggiori”, ha concluso il ministro.

La Finlandia

“Stiamo assistendo all’ampliamento di diverse strutture” al confine tra Russia e Finlandia. “Stiamo prendendo la cosa con calma, perché è un vecchio piano, ma ora sappiamo che la Russia sta davvero potenziando le sue forze armate per la seconda fase della sua potenziale aggressione. E quello che intendo dire è che rappresentano una vera minaccia per la Nato dopo la guerra in Ucraina. Quindi stanno davvero ammodernando le forze armate e rafforzando le loro capacità, e i segnali sono stati visti anche vicino ai nostri confini”, ha detto il ministro della difesa finlandese, Antti Hakkanen.

La Svezia

“Le regole di ingaggio svedesi sono chiarissime fin dal 1983 – ha premesso il ministro svedese Pal Jonson -. Se qualcuno invade lo spazio aereo svedese, difenderemo il territorio svedese, ed è un mandato per il pilota o il comandante delle navi di superficie che prende la decisione. Vorremmo che questo modello fosse di ispirazione anche per altri. Intendo regole di ingaggio forti e chiare. Penso che ci sia margine di miglioramento all’interno delle linee guida”. 

La Lituania

“Nessuno può avere tempo, nei cieli, per negoziati politici“, affermato la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, rispondendo a una domanda sul suggerimento del segretario generale della Nato, di accompagnare fuori ‘gentilmente’ gli aerei russi che violano lo spazio Nato. “La Lituania ha modificato la legislazione per garantire che non sia necessaria un’autorizzazione politica ogni volta che un oggetto deve essere neutralizzato. In qualità di ministro, ho emesso un ordine che consente all’aeronautica militare di prendere tale decisione senza attendere decisioni politiche. È stata inoltre disposta la chiusura dello spazio aereo in modo che gli oggetti civili vengano rimossi e che i piloti della Nato e i caccia possano svolgere il loro lavoro senza timore di danneggiare oggetti civili. Spero che tutti gli altri Paesi garantiscano che le riserve o le eccezioni che impediscono una reazione immediata da parte dell’aeronautica militare vengano rimosse il più rapidamente possibile. Usare la parola ‘gentilmente’ è, a mio avviso, molto diplomatico. Nella situazione attuale, ovviamente, dobbiamo inviare un messaggio molto chiaro: il nostro spazio aereo è il nostro spazio aereo“, ha concluso Sakaliene.

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO