venerdì, Ottobre 17, 2025
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Domani Zelensky da Trump, ultima chance per i Tomahawk

Il presidente degli Stati UnitiDonald Trump, tornerà a ricevere domani alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky. E probabilmente sarà l’ultimo tentativo di persona del leader ucraino di convincere il tycoon ad approvare il trasferimento a Kiev dei missili a lungo raggio Tomahawk, diventati perno della nuova strategia per costringere il Cremlino al negoziato.

Focus sui Tomahawk e i Patriot

“L’argomento principale della discussione sono i Tomahawk. Naturalmente, c’è anche la questione dei Patriot“, ha riferito un alto funzionario ucraino alla vigilia del colloquio, riferendosi alle batterie di difesa aerea statunitensi. I rapporti tra Trump e Zelensky – che arriva questa sera a Washington – sono diventati meno freddi negli ultimi due mesi, dopo un inizio burrascoso. Era solo febbraio scorso quando, nel loro primo colloquio alla Casa Bianca, i due si sono scontrati pubblicamente nello Studio Ovale in mondovisione.

Dopo il vertice di Anchorage, dove Vladimir Putin a Ferragosto è stato accolto in pompa magna, Trump è diventato più ostile nei confronti di Mosca che ha subito disatteso le aspettative del tycoon, non dimostrando reale volontà negoziale e, anzi, aumentando gli attacchi sull’Ucraina.

La nuova strategia ucraina

Il suo consigliere Mikhaylo Podolyak ha anticipato che Zelensky presenterà una nuova strategia per fare pressione sulla Russia, basata sul rafforzamento delle dotazioni di Kiev per colpire in profondità nel territorio russo. “Meno parole e più capacità di attacco a lungo raggio. Dopo che la Russia ha sabotato il processo diplomatico avviato dal presidente Trump, la Casa Bianca sta cercando una nuova via per la pace”, ha detto Podolyak, riferendosi ai Tomahawk, in grado di centrare obiettivi fino a 1.600 chilometri di distanza.

L’importanza dei Tomahawk per Kiev

Ottenere l’approvazione di Trump per la fornitura di Tomahawk è vista da Kiev come una questione esistenziale. Senza, l’Ucraina ha poche prospettive realistiche di porre fine all’invasione russa o di costringere il Cremlino al tavolo delle trattative. Per settimane, Trump ha tergiversato sul suo via libera definitivo al trasferimento che, ha avvertito Putin, segnerebbe una “nuova fase di escalation” sia nella guerra sia nei rapporti tra Russia e Stati Uniti.

La delegazione ucraina negli USA

Intanto, dall’inizio della settimana una delegazione di alto livello da Kiev, di cui fanno parte il capo di gabinetto Andriy Yermak e la premier Yulia Svyrydenko, è in missione negli USA dove ha incontrato anche rappresentanti di produttori di armi, come Lockheed Martin e Raytheon. Le incognite tecniche sull’utilizzo dei Tomahawk in Ucraina, come anche la valutazione di costi e benefici di un tale passo, sarebbero alla base dell’indecisione della Casa Bianca.

La speranza di Kiev è che lo slancio del ‘successo’ diplomatico in Medio Oriente porti Trump a rompere ogni indugio. “La leadership degli Stati Uniti e personalmente il presidente Trump hanno reso possibile la pace in Medio Oriente. Questa è la visione di cui il mondo – e l’Ucraina in particolare – ha bisogno oggi”, ha dichiarato Yermak dopo aver incontrato il segretario di Stato, Marco Rubio.

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