giovedì, Luglio 10, 2025
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Dormire con la luce artificiale danneggia cervello e metabolismo

AGI – L’esposizione alla luce artificiale notturna altera profondamente la salute del cervello e il metabolismo umano. A dirlo è uno studio condotto da Randy J. Nelson, a capo del Dipartimento di Neuroscienze della West Virginia University, negli USA, pubblicato su Brain Medicine. Il suo lavoro dimostra che la luce notturna non solo compromette la qualità del sonno, ma induce anche neuroinfiammazione, disfunzioni immunitarie, squilibri metabolici e disturbi dell’umore, con implicazioni rilevanti per la depressione e l’ansia.

Utilizzando un approccio integrato che combina neuroscienze, endocrinologia e psicologia, Nelson ha evidenziato come i ritmi circadiani, evolutisi per sincronizzarsi con i cicli naturali di luce e buio, vengano profondamente disturbati dall’illuminazione artificiale serale e notturna.

Questo squilibrio può sopprimere la produzione di melatonina, ormone chiave nella regolazione del sonno e dei ritmi biologici, causando infiammazioni e alterazioni metaboliche che contribuiscono a condizioni come obesità e disfunzioni immunitarie.

La ricerca ha anche messo in luce l’impatto negativo di specifiche lunghezze d’onda, in particolare la luce blu emessa da schermi digitali, che interferisce con i nuclei soprachiasmatici, il “pacemaker” biologico del cervello che regola i ritmi circadiani. Studi clinici in corso nel suo laboratorio stanno valutando interventi come il blocco della luce nociva in terapia intensiva e l’uso di visiere a luce blu per migliorare i ritmi circadiani di infermieri e lavoratori notturni.

Un aspetto innovativo della sua ricerca riguarda il riconoscimento dell’ora del giorno come variabile biologica cruciale negli studi sperimentali, sottolineando come i risultati possano variare significativamente in base al momento della giornata in cui vengono condotti.

Nelson promuove inoltre una maggiore consapevolezza pubblica sull’importanza di un’igiene circadiana corretta, suggerendo semplici accorgimenti come ridurre l’esposizione a luci intense e blu dopo il tramonto e mantenere ritmi di sonno regolari per prevenire patologie croniche legate all’alterazione dei ritmi biologici. Questa ricerca rappresenta un contributo fondamentale per comprendere come la luce artificiale notturna possa danneggiare il cervello e il metabolismo, aprendo la strada a nuove strategie preventive e terapeutiche per migliorare la salute pubblica.

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