AGI – Addio a Giuliano Sorgini, compositore musicale, autore di colonne sonore dei film degli anni 60 e 70. Aveva 82 anni e si era ritirato da tempo dalla scena andando a vivere a Sacrofano, in provincia di Roma. La morte è avvenuta lo scorso venerdì ma oggi ne ha dato notizia l’etichetta discografica con la quale collaborava negli ultimi anni.
A lui si devono colonne sonore di B-movie ma anche musiche per documentari e programmi televisivi della Rai. Sorgini metteva insieme musica elettronica, jazz, funk, psichedelia e sonorità etniche ed ha anticipato molte tendenze oggi considerate d’avanguardia. Fra i suoi dischi più iconici c’è “Zoo Folle” del 1974 un’opera straordinaria ispirata al mondo animale, che unisce groove funk, jazz-rock e field recording. Nel cinema, Sorgini ha composto colonne sonore per diversi film di genere horror e thriller.
Tra le sue collaborazioni si ricorda quella per il film “The Other Hell” (L’altro inferno) (1981), co-composta con il collega Franco Miceli. “Non si deve profanare il sonno dei morti”, del 1974, dove Sorgini ha composto molte musiche del film. Ha lavorato anche su film legati al mondo dello spaghetti western. Dal 2014 l’etichetta indipendente Four Flies Records ha ristampato in vinile diversi lavori di Sorgini, diventati negli anni oggetto di culto per collezionisti come “Africa Oscura“, “Occulto“, “Non si deve profanare il sonno dei morti“.
“La sua musica non aveva niente da invidiare ai più grandi – ha commentato all’AGI Pierpaolo De Sanctis, fondatore della label Four Flies Records – era un grande melodista, e con la sperimentazione era avanti. Forse nella sua carriera è mancata l’occasione di lavorare per il cinema cosiddetto di serie A. È stato il compositore italiano più misterioso fra tutti i grandi compositori italiani della Golden Age che hanno lavorato per cinema e televisione, negli anni 60 e 70″.
“Ho avuto in questi ultimi anni l’onore e il privilegio di lavorare insieme nel suo studio tirando fuori nastri anche di colonne sonore di film che per vari motivi non erano stati mai pubblicati – ha concluso – sono sicuro che la sua musica resterà per sempre”.