AGI – Un gruppo di oltre 200 sacerdoti italiani e di altre parti del mondo, “provati dall’escalation di violenza e dalle stragi ancora in corso a Gaza e nelle aree circostanti”, annuncia la nascita della rete “Preti contro il genocidio“, un’iniziativa dal basso che intende “raccogliere voci, esperienze e impegni pastorali per promuovere la pace e la tutela di ogni vita, con uno sguardo particolare alla Terra Santa”.
“Davanti all’orrore del genocidio che sta colpendo Gaza e il popolo Palestinese, come pastori non possiamo tacere”, affermano i promotori, richiamando anche le parole di Papa Francesco (“La guerra è sempre una sconfitta, sempre“). A Roma è prevista una veglia di preghiera e testimonianza pubblica il 22 settembre alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’Onu.
Obiettivi della rete “Preti contro il genocidio” sono:
- “Pace e riconciliazione: pregare e promuovere una pace ‘disarmata e disarmante’, come afferma Papa Leone XIV, annunciando il Vangelo della riconciliazione e dell’amore anche per i nemici;
- Tutela delle vittime e legalità internazionale: dare voce a chi non ne ha, denunciare crimini di guerra, pulizia etnica e ogni forma di genocidio in Palestina e ovunque avvenga;
- Chiedere il rispetto del diritto internazionale, delle risoluzioni Onu e dei pronunciamenti della Corte penale internazionale;
- Presenza cristiana in Terra Santa: sostenere le comunità cristiane in Palestina per mantenere una chiesa viva, dove tutti si sentono a casa loro;
- Verità e responsabilità: promuovere una cultura della riconciliazione fondata sulla giustizia, sostenendo indagini indipendenti sui fatti del 7 ottobre 2023 e su tutti i crimini commessi nell’ambito dell’occupazione israeliana, prima e dopo quella data”.
Tra le azioni previste: una dichiarazione pubblica sottoscritta da sacerdoti e vescovi di tutta Italia e di altre parti del mondo; un incontro nazionale a Roma di preghiera e testimonianza pubblica; iniziative locali con catechesi, veglie di preghiera e momenti di sensibilizzazione nelle parrocchie; collaborazioni ecumeniche e interreligiose con realtà impegnate per la pace e la giustizia.
“Chiediamo al Signore il coraggio per i nostri rappresentanti politici di non cedere ai compromessi, la forza di difendere ogni vita umana, la sapienza di costruire una pace fondata sulla giustizia e sulla verità. Che cessi ogni guerra, perché come diceva San Giovanni Paolo II: la guerra è sempre una sconfitta dell’umanità”.