AGI – “I medicinali a base di paracetamolo possono essere utilizzati in gravidanza, in conformità alle raccomandazioni ufficiali” e “non abbiamo trovato prove che l’assunzione di paracetamolo in gravidanza causi autismo nei bambini“. Lo dichiara in una nota l’Agenzia europea per i medicinali. “Nell’Ue, il paracetamolo (noto anche come acetaminofene) può essere utilizzato per ridurre il dolore o la febbre durante la gravidanza, se clinicamente necessario. Attualmente non ci sono nuove evidenze che richiedano modifiche alle raccomandazioni europee in vigore per l’uso”, aggiunge.
Il parere dell’EMA
“Il paracetamolo rimane un’opzione importante per trattare dolore o febbre nelle donne in gravidanza. Il nostro parere si basa su una rigorosa valutazione dei dati scientifici disponibili e non abbiamo trovato prove che l’assunzione di paracetamolo in gravidanza causi autismo nei bambini“, afferma Steffen Thirstrup, direttore medico dell’Ema.
Le raccomandazioni
“Come indicato nelle informazioni sul prodotto del paracetamolo nell’Ue, una grande quantità di dati provenienti da donne che hanno utilizzato paracetamolo in gravidanza non mostra rischi di malformazioni nel feto in sviluppo o nei neonati. Nel 2019, l’Ema ha rivisto gli studi disponibili che hanno indagato lo sviluppo neurologico dei bambini esposti in utero al paracetamolo, riscontrando che i risultati erano inconcludenti e che non era possibile stabilire alcun legame con disturbi dello sviluppo neurologico. Quando necessario, il paracetamolo può essere utilizzato in gravidanza. Come per qualsiasi medicinale per trattamenti acuti, deve essere usato alla dose minima efficace, per il minor tempo possibile e con la minor frequenza possibile“, aggiunge l’Agenzia.
“Le donne in gravidanza dovrebbero consultare il proprio professionista sanitario se hanno domande su qualsiasi medicinale da assumere in gravidanza. Come per tutti i medicinali, l’Ema e le autorità competenti nazionali nell’Ue continueranno a monitorare la sicurezza dei medicinali contenenti paracetamolo e a valutare tempestivamente eventuali nuovi dati non appena disponibili. Verranno adottate le misure regolatorie necessarie per proteggere la salute pubblica“, conclude la nota.