AGI – Operazione sorpasso per l’Italia al Campionato europeo a squadre di Prima Divisione di atletica leggera di Madrid. Quando manca la sola giornata di domani, la squadra italiana è prima con 290 punti, 24 lunghezze sulla Germania e 33,5 sulla Polonia. Quarta l’Olanda che guidava, un po’ a sorpresa, dopo la seconda giornata. L’Italia a questo punto può iniziare a sognare uno storico bis: nel 2023 in Polonia gli azzurri vinsero per la prima volta questa manifestazione (ex Coppa Europa).
Una sola vittoria, ma tanti podi
In casa Italia resta una sola vittoria sull’agenda, quella di Nadia Battocletti nei 5000 metri nella seconda giornata. Oggi la spedizione azzurra allo stadio Vallehermoso della capitale spagnola, dove la colonnina di mercurio ha sfiorato i 40 gradi, è salita cinque volte sul podio. Secondi posti per Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli (13″27), Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli (54″88) e Matteo Sioli nell’alto (2,27), terzi per una sorprendente Erika Saraceni nel triplo (14,08) ed Elisa Coiro negli 800 (1’59″88).
Triplo emozionante, Saraceni sul podio
Particolarmente avvincente la gara di salto triplo con Erika Saraceni che, dopo essere stata seconda fino al quarto salto con 13,99 metri in virtù della miglior serie di salti, è stata sorpassata al quinto dalla svedese Maja Askag con 13,99, misura ripetuta per la seconda volta. Successivamente la scandinava passava al comando con 14,18, Saraceni rispondeva con un eccellente 14,08. All’ultimo salto della gara la tedesca Caroline Joyeux riprendeva la testa della gara (inizialmente lo aveva fatto con 14,17) atterrando a 14,42.
Tentoglou domina nel lungo, Furlani beffato
Nel lungo dominio assoluto del greco Miltiadis Tentoglou, campione olimpico nelle ultime due edizioni. L’ellenico prima firma 8,15, poi, al secondo salto, atterra alla misura della miglior prestazione mondiale dell’anno, 8,46. Furlani si è messo subito sulle tracce del fuoriclasse di Salonicco saltando 8,03 e poi 8,07. Da quel momento, però, il romano è entrato in un piccolo tunnel collezionando tre salti nulli. Nel finale a beffare, per un solo centimetro l’azzurro, lo svedese Thobias Montler capace di 8,08.