AGI – Prende il via a giugno da Genova, città simbolo del cantautorato italiano e terra natale di Fabrizio De André e Ivano Fossati, il tour di Fiorella Mannoia dedicato all’ultimo album di De André scritto a quattro mani con Ivano Fossati. Il tutolo del tour sarà, semplicemente, ‘Fiorella canta Fabrizio e Ivano: Anime Salve’. Un viaggio potente e intenso tra i brani più amati di due dei più grandi e influenti cantautori di sempre, entrambi figure cruciali per la carriera e il repertorio di Fiorella, in occasione dei 30 anni dell’album pietra miliare nella storia della musica italiana, ultimo testamento creativo di Faber, realizzato insieme a Fossati e uscito nel 1996.
Da alcuni grandi brani dell’album insignito della Targa Tenco, ai successi più amati di De André e Fossati già presenti nel repertorio di Fiorella, fino a nuove inedite versioni di capolavori della discografia dei due cantautori, Fiorella Mannoia renderà omaggio all’eredità immortale di maestri che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di intere generazioni. Il tour debutterà il 27 giugno 2026 dall’Arena del Mare al Porto Antico di Genova per poi proseguire in tutta Italia e concludersi il 4 settembre a Roma (Cavea – Roma Summer Fest) e il 7 settembre, gran finale alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone).
Un ‘pretesto’ per rientrare nel mondo di Faber e Ivano
“Quale occasione migliore per me, per la mia formazione artistica, trovare il pretesto con i trent’anni di ‘Anime Salve’, uscito trent’anni fa, per poter rendere omaggio a due autori: Fabrizio De André e Ivano Fossati”. A dirlo è Fiorella Mannoia parlando del tour dedicato ai due grandi cantautori e al loro disco a quattro mani, ultimo lavoro di De André.
“Per me è un pretesto per rientrare di nuovo nel loro mondo – spiega – dico ‘di nuovo’ perché ho cantato tanto, con Ivano c’è stata una lunga collaborazione in questi anni di carriera, e ho cantato tanto anche di Fabrizio. ‘Anime Salve’ è stato, a detta di tutti, un grande capolavoro. I due artisti si sono fusi, perché la mano di Ivano Fossati si sente in tutte le canzoni che sono state scritte. Questo per me è un pretesto per poter riaprire quel file e tirare fuori di nuovo tutte le canzoni che ho amato di quel disco, ma non solo”.
L’impatto con Fabrizio De André: una folgorazione
Cosa significa Fabrizio De André per Fiorella Mannoia? “Fabrizio De André per me – lo dico sempre perché è vero – mi ha cambiato la vita. Sono oggi quella che sono anche grazie alle canzoni di Fabrizio De André“, spiega la cantante. “Ero adolescente quando l’ho sentito la prima volta ed è stata una folgorazione, è come se mi avesse colpito un fulmine. In quell’età, la terra di mezzo che è l’adolescenza – quando non sei più un bambino, ma non sei neanche adulto – sentire quelle parole, quelle canzoni, quelle storie che parlavano di cose che alla mia età di allora non avevo mai toccato con mano. Chi mi aveva mai parlato di drogati, di guerra, di prostitute, di diseredati? Nessuno me ne aveva mai parlato”.
“Sentire quella voce, quella voce autorevole che cantava, dove ogni parola diventava un macigno, questa era la sua forza: quelle parole diventavano macigni che entravano dentro l’anima. Per cui sentendo quella voce così autorevole con quelle parole, con quei testi, rimasi folgorata. Ho avuto occasione di dirglielo una volta, perché non potevo non dirglielo, ma non credo che per lui sia stata una novità, perché in realtà quasi tutti quelli della mia generazione ti diranno quello che sto dicendo io”.
Con Ivano Fossati, lunga collaborazione e ritiro inatteso
Parlando poi del suo rapporto con Ivano Fossati, la Mannoia spiega: “Ivano è più musicista di Fabrizio, nel senso che le sue canzoni sono molto più articolate musicalmente. La scrittura di Ivano ha segnato la mia storia musicale – prosegue – io ho collaborato con Ivano e ci collaboro ancora… magari in questi anni meno, perché il suo ritiro è stato inatteso. Però ho collaborato con Ivano, ho cantato tante di quelle canzoni scritte per me da lui o anche sue. Per cui è famiglia, fa parte di me e della mia storia artistica, più di tutti gli altri”.
Il concerto: il dovere di far ascoltare le grandi canzoni
“Io spazierò tra il repertorio di Fabrizio e il repertorio di Ivano – spiega ancora Fiorella Mannoia parlando del tour – sono tante canzoni che ho già cantato, ma tante che non avevo mai affrontato. Oggi purtroppo queste canzoni qui non si scrivono più e io credo che noi più grandi, anche noi cantanti, noi interpreti, abbiamo il dovere di farle ascoltare. Io penso che se quello che è successo a me ascoltando a 14 anni Fabrizio De André, potrebbe succedere a qualche altro quattordicenne, che magari sentendo questa canzone rimane fulminato come ne sono rimasta fulminata io – conclude – vuol dire che allora non è stato vano, allora ho fatto il mio lavoro, ho fatto il mio dovere”.
Il tour partirà da Genova a fine giugno e toccherà altre città d’Italia. Dopodioché non finirà: “Credo che ci fermeremo per poi ripartire nei teatri, che sono i luoghi a me più familiari“, spiega Fiorella Mannoia..



