AGI – Dall’Ucraina al tema delle ‘terre rare’, dalla svolta di Gaza alla guerra commerciale degli Stati Uniti. Sono i temi su cui si confronta in questi giorni il mondo finanziario a Washington, dove è in corso la sessione autunnale dei meeting della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
Centonovantuno Paesi, tra ministri delle finanze, governatore di banche centrali e rappresentanti della società dicivile, accademici, media e investitori privati si incontrano nei due edifici che ospitano gli eventi.
Nella sede dell’Fmi la direttrice esecutiva Kristalina Georgieva ha parlato nel suo intervento di “produzione complessiva deludente” e confermato che le prospettive a medio termine “restano deboli”, mentre il debito pubblico è “vicino ai massimi storici e continua a crescere”.
Ma è anche rimasta positiva sulla capacità di reagire dei mercati mondiali. Alcuni Paesi, però, ha aggiunto riferendosi a quelli del G7 come Italia, Francia e Stati Uniti, hanno “bisogno di un consolidamento fiscale”.