giovedì, Novembre 13, 2025
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G7: l’Ucraina tra armi, corruzione e nuovi aiuti

AGI – Il sostegno all’Ucraina è stato al centro dei lavori del G7 Esteri in Canada, al quale ha partecipato il capo della diplomazia di Kiev, Andriy Sibiha, che è tornato a chiedere armi a lungo raggio per contrastare la crescente pressione militare russa. Ad animare la discussione sono stati però anche i casi di corruzione che hanno scosso il governo ucraino e portato al licenziamento del ministro dell’Energia, Svitlana Hrynchuk, e il suo predecessore, poi ministro della Giustizia, Herman Galushchenko.

Si tratta di un tema fondamentale sia per il rapporto di fiducia con i partner che per i rischi di fornire assist alla propaganda russa e su questo fronte, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, Sybiha “ha assicurato che le cose stanno cambiando”. “È un problema che deve essere risolto, anche per la futura adesione all’Unione Europea“, ha avvertito il vicepremier, che ha offerto a Sybiha la cooperazione della Guardia di Finanza per studiare misure di contrasto al fenomeno.

Il ministro degli Esteri ucraino ha affermato che il presidente russo, Vladimir Putin, “continua a illudersi di poter vincere una guerra dove ha perso un milione di uomini e non ha raggiunto alcun obiettivo strategico” e ha chiesto più sanzioni per spingere il Cremlino a porre fine alle ostilità. E proprio oggi la padrona di casa del vertice, il ministro degli Esteri canadese, Anita Anand, ha annunciato una serie di misure, in linea con quelle già varate da Stati Uniti ed Europa, che colpiscono l’industria russa dei droni, la produzione di GNL e la “flotta ombra” di Mosca.

Beni russi congelati e aiuti italiani

Nessuna svolta, per il momento, sulla questione dell’utilizzo, per finanziare il sostegno a Kiev, dei beni russi congelati. Tajani ha ribadito l’apertura dell’Italia a discutere un’iniziativa che, ha sottolineato, deve poggiare su una solida base giuridica per non diventare controproducente. Il vicepremier ha poi confermato che Roma èpronta a fornire ogni assistenza possibile a Kiev, con particolare attenzione alla resilienza energetica e umanitaria e alla difesa, per la quale è in preparazione un dodicesimo pacchetto di aiuti militari.

L’inverno ucraino e le sanzioni britanniche

“Forniremo nuovi generatori e nuova tecnologia per riabilitare le centrali elettriche colpite“, ha dichiarato Tajani, mentre Mosca continua a colpire le infrastrutture energetiche ucraine e le temperature continuano a scendere. “Putin sta cercando di far sprofondare l’Ucraina nell’oscurità e nel freddo con l’avvicinarsi dell’inverno”, ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, Yvette Cooper, che ha annunciato un finanziamento di 13 milioni di sterline (circa 15 milioni di euro) per contribuire a riparare le centrali bombardate e nuove sanzioni sulle navi russe che trasportano gas naturale liquefatto.

Diplomazia USA e possibili disimpegni

Più ambigue le parole del segretario di Stato americano, Marco Rubio, uno dei tanti omologhi presenti con cui Sybiha ha avuto incontri bilaterali. Secondo il capo della diplomazia Usa, Washington rimane “risoluta nel lavorare con i propri partner per incoraggiare la Russia a seguire la strada della diplomazia e confrontarsi direttamente con l’Ucraina per una pace solida e duratura“, affermazioni che potrebbero suonare come un’allusione a un possibile disimpegno diplomatico Usa, come più volte minacciato dal Presidente Donald Trump.

Rinvio della missione di Crosetto 

Proprio a Washington era atteso domani il ministro della Difesa, Guido Crosetto, una missione di cui è stato oggi comunicato il rinvio. Tajani ha negato che dietro il cambio di programma si celino malumori interni alla maggioranza sul possibile acquisto di armi americane da consegnare a Kiev, come previsto dagli accordi stretti all’ultimo vertice Nato. “Non ci sono perplessità all’interno della maggioranza sulle forniture di armi all’Ucraina“, ha assicurato Tajani, “si troverà una soluzione, non vedo particolari preoccupazioni”.

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