venerdì, Settembre 5, 2025
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Gaza, 700 giorni dal massacro del 7 ottobre di Hamas

AGI – Sono passati 700 giorni dal 7 ottobre 2023, dal massacro di Hamas che ha devastato le comunità israeliane intorno alla Striscia e innescato la guerra di Tel Aviv a Gaza che finora ha fatto oltre 64 mila morti palestinesi.

Oltre 1.200 persone furono prese ostaggio quasi due anni fa e 48 di loro sono ancora prigionieri nella Striscia, una prigione a cielo aperto segnata da attacchi continui, macerie e fame. La data simbolica rimbalza sui social, per gli israeliani come per i palestinesi, gli uni a ricordare i rapiti, di cui chiedono con insistenza la liberazione, gli altri il genocidio in corso.

“700 giorni fa ci siamo svegliati nel più grande incubo della storia del Paese. Le immagini orribili del massacro del 7 ottobre hanno segnato i cuori di un’intera nazione… 700 giorni dopo, 48 persone rapite sono ancora a Gaza. Finché saranno lì, ogni giorno sarà una dolorosa continuazione del 7 ottobre. Non dobbiamo accettare questo. Dobbiamo riportarli a casa ora”, ha scritto su X il leader di Yisrael Beitenu, Avigodr Lieberman.

Gli hanno fatto eco diversi attivisti e giornalisti, con il simbolo giallo a ricordare il dramma degli ostaggi. Ma su X si rincorrono anche le immagini devastanti di Gaza dove da 700 giorni si vive l'”inferno”, tra bombe, quartieri rasi al suolo e decine di migliaia di morti, tra l’incertezza degli sfollati e la paura, mentre la fame miete vittime.

La guerra continua

Oggi, l’ala armata del gruppo militante palestinese Hamas ha pubblicato un filmato che mostra due ostaggi rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, ancora vivi a Gaza City alla fine del mese scorso.

Il video, che Afp non è stata ancora in grado di verificare, mostra un ostaggio a bordo di un’auto che attraversa un quartiere con edifici distrutti, mentre chiede al premier israeliano Benjamin Netanyahu di non attuare un’offensiva militare pianificata per conquistare Gaza City. L’ostaggio, che viene poi filmato mentre incontra un altro prigioniero, afferma di trovarsi a Gaza City e che il video è stato girato il 28 agosto 2025. 

Idf, ucciso responsabile finanziario ala militare Hamas

Intanto le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato un’altra morte eccellente nei ranghi di Hamas: Nur al-Din Dabbaghsh, indicato come il responsabile finanziario dell’ala militare. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. A ucciderlo, all’inizio di questa settimana, secondo quanto riferito dai vertici militari, sono state delle truppe che collaboravano con l’agenzia di sicurezza Shin Bet.

Dabbaghsh è stato accusato di aver raccolto e trasferito decine di milioni di dollari al gruppo terroristico durante la guerra, denaro che, secondo Israele, ha finanziato armi e operazioni e ha contribuito a sostenere le capacita’ di combattimento dell’organizzazione.

Le forze armate affermano inoltre che i loro uomini continuano a colpire le infrastrutture e gli operatori di Hamas in tutta la Striscia di Gaza, prendendo di mira siti sia in superficie che sotterranei, intensificando al contempo la pressione sull’ala militare di Hamas. Nel nord di Gaza, le forze della 99a Divisione riferiscono di aver distrutto siti di lancio di missili anticarro, un deposito di armi e altre infrastrutture, mentre i soldati della Brigata Nahal hanno ucciso diversi operatori di Hamas in scontri nelle vicinanze.

Altrove, le truppe della Brigata Givati e la 401ma Brigata Corazzata, operanti sotto la 162a Divisione, continuano ad avanzare nell’area di Jabalia e altrove alla periferia di Gaza City, dove hanno eliminato terroristi, smantellato esplosivi e distrutto ulteriori posizioni di Hamas. 

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