AGI – L’Ordine dei Giornalisti del Lazio, con il consiglio al completo, è sceso in piazza insieme ad Articolo 21, Fnsi, l’Associazione Stampa Romana e a numerose altre realtà associative per ricordare i giornalisti uccisi a Gaza. Alla mobilitazione, che si è svolta a mezzogiorno di oggi, sono stati letti uno ad uno i nomi dei colleghi caduti: un gesto semplice ma potente per affermare che raccontare non è un crimine e che colpire chi informa significa colpire il diritto universale a conoscere la verità.
“Bisogna restare a Gaza: deve esserci la possibilità che anche il presidio o i giornalisti internazionali possano accedere e continuare a raccontare quello che sta accadendo. È terribile ciò che succede, e noi dobbiamo ricordare i giornalisti uccisi. Mi fa piacere che il nostro Ordine, con 20mila iscritti, si confermi una comunità e non solo un organismo burocratico. Oggi siamo scesi in piazza per dire basta allo sterminio di Gaza”, ha affermato il presidente dell’Odg Lazio, Guido D’Ubaldo.
Giuseppe Giulietti, presidente di Articolo 21, ha invece replicato a chi chiedeva perché l’iniziativa fosse legata solo alla Palestina: “Consentitemi di rigirare la domanda: perché non li abbiamo visti davanti all’Ambasciata russa, quando protestavamo per l’assassinio di Anna Politkovskaja o contro l’invasione dell’Ucraina? Non li ho visti neppure davanti all’Ambasciata iraniana, dopo le centinaia di condanne a morte del 2025. Noi siamo sempre stati in piazza, contro ogni bavaglio. La prossima iniziativa sarà davanti all’Ambasciata del Sud Sudan, per ricordare un altro giornalista ucciso”.
All’iniziativa hanno preso parte anche gli onorevoli Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni, Walter Verini, Laura Boldrini, Ilaria Cavo e Alessandra Chetry, oltre agli attori Massimo Wertmuller, Leo Gullotta e Anna Foglietta.