sabato, Luglio 27, 2024
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Gli agricoltori assediano Parigi e puntano a Bruxelles

AGI – In attesa di nuove misure dal governo, in un clima di tensione prosegue la protesta degli agricoltori francesi entrati con trattori nella città di Orleans, con l’obiettivo di bloccare il mercato di Rungis e di raggiungere Bruxelles. Un convoglio partito ieri da Agen è stato ostacolato dalla polizia che ha cercato di impedire ai manifestanti di entrare ad Orleans, in un duro confronto. Nel contempo prosegue l’assedio a Parigi, dove otto autostrade sono invase dai trattori, con grandi difficoltà di circolazione, e le principali strade del Paese sono bloccate, in prossimità delle grandi città. Circa 15 mila membri delle forze di sicurezza sono state dispiegate per impedire ai manifestanti di raggiungere il mercato di Rungis, dal quale dipende il rifornimento alimentare di 16 milioni di persone a Parigi e dintorni.

 

Una trentina di trattori ha preso in mattinata la strada di Agen in direzione del mercato di Rungis (Val-de-Marne), su appello del sindacato della Coordinazione Rurale, con un arrivo previsto “martedì sera o mercoledì mattina”, ha dichiarato Serge Bousquet-Cassagne, 64 anni, presidente della Camera dell’Agricoltura del Lot-et-Garonne. Sulle autostrade A1, A4, A6 e A13, è segnalata la presenza di un migliaio di agricoltori a bordo di 500 veicoli, di cui buona parte hanno dormito sul posto la notte scorsa, con l’obiettivo dichiarato intanto di “reggere fino a venerdì”. Blindati sono stati collocati per sbarrare la strada ai trattori in direzione degli aeroporti parigini e in entrata del centro della capitale francese.

 

A Orleans, 150 trattori giunti “dai quattro angoli del Loiret” hanno confluito in mattinata verso il centro città. I manifestanti sono membri della Federazione nazionale dei sindacati degli imprenditori agricoli (Fnsa) e dei Giovani Agricoltori, ha riferito l’emittente France Bleu. “Stanno intervenendo davanti alla cattedrale, per allertare la popolazione e le autorità pubbliche sulla gestione delle risorse idriche. Tra le richieste rivolte al governo, questi sindacati chiedono maggiori possibilità di immagazzinare questa risorsa”, continua il sito d’informazione locale. Operazioni di blocco proseguono in Bretagna (ovest), con tratti dell’autostrada e delle strade nazionali chiusi al traffico, oltre all’impossibilità di accedere a Le Mans, all’A28 da Tours e Alencon, all’A81 da Rennes.

 

 

 

Stessa situazione nei pressi di Grenoble, di Marsiglia e di Tolosa, dove sono stati incendiati copertoni e balle di paglia ammucchiati davanti all’aeroporto di Tolosa-Blagnac, come riferito da La Dépeche, con disagi nel settore aeroportuale. Non è risparmiato dalle proteste il centro della Francia, con l’A89 interrotta tra Ussel e Egletons. Nell’Est chiusure sull’autostrada A6 tra Beaune e Bierre-lés-Semur. Nel Sud-Ovest, Vinci Autoroutes ha riferito di chiusure sulla A20 a Montauban, sulla A62 e A64, nelle Hautes Pyrénées.

 

Il movimento di protesta degli agricoltori francesi della FNSEA e dei Giovani Agricoltori guarda oltre i confini nazionali e potrebbe raggiungere Bruxelles, dove il ‘Ring’ e’ bloccato da qualche ora dai trattori dei contadini belgi. Anche loro aderiscono alle manifestazioni di categoria già in atto in Germania, Italia, Polonia, Romania e ora in Spagna. Durante la sua visita di Stato in Svezia, il presidente Emmanuel Macron ha detto che è “facile dare la colpa di tutto all’Europa” e ha anche ribadito la sua opposizione all’accordo commerciale che l’Ue sta negoziando con il Mercosur. Macron ha fatto anche notare che senza la politica agricola comune europea, molti agricoltori francesi non avrebbero reddito. Oltre a chiedere una retribuzione migliore, molti di loro chiedono l’allentamento delle regole europee che prevedono, tra l’altro, una riduzione dei pesticidi e la fine degli accordi di libero scambio.

 

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