venerdì, Settembre 5, 2025
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Gli anziani che fanno colazione tardi vivono meno e peggio

AGI – Gli orari dei pasti, in particolare quelli della colazione, in età avanzata impattano sulla salute e sulla qualità e la durata di vita. Lo rivela una ricerca condotta dal Mass General Brigham e collaboratori, pubblicata su Communications Medicine. Lo studio ha esaminato l’evoluzione degli orari dei pasti in 2.945 adulti britannici di età compresa tra 42 e 94 anni seguiti per oltre 20 anni.

La ricerca ha rivelato che con l’avanzare dell’età gli anziani tendono a consumare colazione e cena in orari più tardivi, riducendo anche la finestra temporale giornaliera dedicata all’alimentazione.

In particolare, una colazione posticipata è risultata associata a un peggioramento della salute fisica e mentale, tra cui depressione, stanchezza e problemi di salute orale, nonché a difficoltà nella preparazione dei pasti e a un sonno di scarsa qualità. Inoltre, l’orario tardivo della colazione è correlato a un aumento del rischio di mortalità durante il periodo di osservazione.

La squadra guidata da Hassan Dashti ha sottolineato che gli individui con una predisposizione genetica a essere ‘nottambuli’ tendono a mangiare più tardi e che questi cambiamenti negli orari dei pasti potrebbero fungere da indicatori utili per monitorare lo stato di salute generale degli anziani.

Promuovere orari dei pasti regolari e precoci potrebbe essere una strategia efficace per supportare un invecchiamento sano e aumentare la longevità. Lo studio aggiunge un importante tassello alla comprensione dell’impatto della crononutrizione, soprattutto in relazione ai cambiamenti fisiologici e metabolici dell’invecchiamento, suggerendo che gli effetti di approcci dietetici come il digiuno intermittente possono variare significativamente tra giovani e anziani.

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