AGI – “Gentilissima Sig.ra Antonella Ruggiero, ho “purtroppo” letto le tue dichiarazioni pubblicate ieri 8/8/2025, dal Corriere della Sera in merito alla tua intervista. Come vedi ho virgolettato il “purtroppo”, perché certe tue dichiarazioni – te lo dico senza mezzi termini -, non ti fanno onore. Anzi senza mezzi termini hanno fatto venir fuori la persona che seppur bravissima nel cantare, non racconta molte verità, se le gira e le racconta alla “sua” maniera”.
Comincia così una specie di lettera aperta che Piero Cassano, uno dei fondatori dei Matia Bazar, ha scritto su Facebook, replicando all’intervista della cantante che improvvisamente lasciò il gruppo genovese nel 1989, dopo quasi 15 anni di ‘militanza’, un addio che ebbe non pochi strascichi, personali e musicali.
La stessa band decise di svoltare dando un taglio rock alla sua musica con la voce di Laura Valente, per poi passare a un’era pop con Silvia Mezzanotte e ritornare ad una fase rock con Roberta Faccani. Dal 2017 i Matia Bazar hanno una nuova formazione con Luna Dragonieri.
E’ bastata, però, una intervista di Antonella Ruggiero per riportare alla luce rancori e dissapori mai veramente sopiti. Con Cassano che definisce la cantante “irriconoscente nei confronti di un grande passato di gruppo, ma soprattutto priva di totale rispetto nei confronti di GIANCARLO GOLZI e ALDO STELLITA, (si chiamano così le persone morte tuoi ex compagni MATIA BAZAR, che non hai avuto minimamente il coraggio di nominare) E ti dimentichi sempre di CARLO MARRALE, del sottoscritto PIERO, poi di MAURO SABBIONE e SERGIO COSSU.
“Ricordati Antonella, non dimenticarlo mai, che se sei la “grandissima Antonella Ruggiero” l’artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente. Carlo Marrale più di me, ha scritto per te e per il gruppo, canzoni uniche, meravigliose, che rimarranno storia nei tempi dei tempi, quelle che ti hanno dato la prima vera notorietà. Canzoni tra l’altro che nei tuoi concerti canti ancora”.
L’insensibilità e la risposta inaccettabile
“Imperdonabile alla domanda se ti eri mai più sentita col resto della band, la tua insensibile risposta: “Ci siamo rivisti ai funerali di due di loro”. Due di loro? E i nomi? INACCETTABILE! Avevo da subito capito che seppur brava, avevi un carattere poco sensibile – ha proseguito Cassano -. Capisco lo sforzo che fai con te stessa per apparire al pubblico una persona normale…perché ti senti “diva”, un essere superiore. Ma solo perché hai una bella voce?”
La richiesta di rispetto e verità
“Abbi rispetto di tutti Antonella, a cominciare da te stessa e non raccontare cose non vere… A me ti presentò tale Eros, il tuo ragazzo di allora, e non la PFM, e ti feci fare consenzienti Aldo, Carlo e Pucci Cochis batterista di noi allora J.E.T, i cori nel ns. disco Fede Speranza, Carità. Fu da lì che poi inizio il tutto. Come pure dimentichi il mese passato da noi due soli nelle sale prova Fratelli Gaggero a Genova, quando scrissi per te nota dopo nota, Cavallo Bianco”, la conclusione del post di Cassano.