giovedì, Luglio 3, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Gli strafalcioni della Maturità: da Hitler Nobel per la Pace a D’Annunzio “estetista”

AGI – È arrivato, puntuale come ogni anno, l’articolo di Skuola.net sugli strafalcioni commessi alla maturità. Una lettura immancabile, capace di strappare un sorriso anche ai più severi, soprattutto ora che per la maggior parte dei maturandi l’esame è (finalmente) alle spalle. Dopo settimane di tensione, studio matto e disperatissimo, è tempo di tirare il fiato e magari anche sorridere un po’.  

Anche quest’anno non sono mancati gli svarioni clamorosi, le ricostruzioni storiche totalmente fantasiose, le confusioni tra nomi e concetti, gli aggettivi assurdi. Ecco una selezione dei più curiosi e inaspettati strafalcioni raccolti dal portale.

Hitler Nobel per la Pace (e Marie Curie da Oscar)

Il premio per l’errore più assurdo (e inquietante) potrebbe andare a quello studente che ha indicato Adolf Hitler come vincitore del Nobel per la Pace. Sì, proprio lui. Ma non è l’unico premio fuori posto: un altro maturando ha deciso che Marie Curie ha vinto due Oscar, forse confondendo scienza e cinema o scambiandola per un personaggio da biopic hollywoodiano.

D’Annunzio, l’estetista

Il povero Gabriele D’Annunzio, già spesso vittima di incomprensioni scolastiche, quest’anno non è stato definito esteta ma estetista. Un errore non nuovo, ma sempre d’effetto. 

Picasso diventa Paolo e Zola si fa italiano

Nel campo dell’arte e della letteratura, poi, la geografia e le identità vacillano. C’è chi ha trasformato Pablo Picasso in Paolo Picasso, probabilmente cercando una familiarità tutta italiana con il genio spagnolo. E Émile Zola, il grande scrittore francese, è diventato improvvisamente italiano, magari per assonanza con il calciatore Gianfranco Zola, o per eccesso di patriottismo. Manzoni, per qualcuno, è invece vissuto nel ‘600 

Storia alternativa e revisionismi creativi

Tra i banchi, la storia è un terreno scivoloso. Qualcuno ha collocato l’inizio della Seconda guerra mondiale nel 1933, ben sei anni prima dell’invasione della Polonia. Un altro ha affermato che l’Italia è ancora una Monarchia, probabilmente nostalgico dei Savoia o semplicemente confuso sul referendum del 1946. Ma c’è di peggio. Un candidato ha attribuito gli omicidi di Falcone e Borsellino alle Brigate Rosse, un altro, invece, ha parlato del ruolo di Cosa Nostra nel rapimento e nella morte di Aldo Moro.

Non sono però solo gli studenti a commettere errori. Anche tra le commissioni c’è chi inciampa. È il caso di una docente che ha sostenuto con assoluta sicurezza che il Futurismo sia nato nel 1919. Peccato che il manifesto di Marinetti sia del 1909. 

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO