AGI – Una faida interna, consumata lontano dallo stadio ma nata nel nome del calcio, che aveva trasformato il centro cittadino in un campo di battaglia. A mesi di distanza dalla violenta rissa del 26 gennaio, la Polizia di Stato ha chiuso il cerchio, eseguendo 22 misure cautelari emesse dal GIP di Torre Annunziata nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di una vera e propria guerriglia urbana.
Scontro tra tifosi della stessa squadra
Quel pomeriggio, in occasione dell’incontro Turris-Sorrento, due gruppi di tifosi della stessa squadra, gli “Hijos de Barrios” e gli “Ultras Torre del Greco“, si erano dati appuntamento per un regolamento di conti. L’appuntamento non era sugli spalti, ma in corso Vittorio Emanuele, nei pressi del Bar La Torre, dove intorno alle 16:45 è esplosa la violenza. Per gli inquirenti, si è trattato di un’aggressione preordinata e non di uno scontro casuale.
Le misure cautelari adottate
Le misure adottate sono severe: tre degli indagati sono stati tradotti in carcere, due sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per altri 17 è scattato il divieto di dimora a Torre del Greco, con l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria durante ogni partita, in casa e in trasferta, della Turris.
I reati contestati
I reati contestati al gruppo sono pesanti: rissa e danneggiamento aggravati, lesioni personali aggravate dall’uso di armi (aste, caschi, cinture), dal volto travisato e dall’aver agito in più persone riunite. Il tutto aggravato dalla circostanza di aver commesso i fatti in occasione e a causa di una manifestazione sportiva. Per cinque degli ultrà, inoltre, si aggiunge l’accusa di aver violato il DASPO a cui erano già sottoposti.
L’indagine e le prove video
L’indagine, che ha portato all’identificazione di 24 persone (tra cui due minorenni), si è basata sull’analisi meticolosa delle immagini di videosorveglianza cittadina. I video hanno permesso di ricostruire una scena da guerriglia: i due gruppi si sono affrontati in più punti della strada, lanciandosi addosso sedie, sgabelli e tavolini del Bar La Torre, le cui suppellettili interne ed esterne sono state danneggiate e usate come corpi contundenti. Lo scontro ha seminato il panico tra passanti e automobilisti, costretti a pericolose inversioni di marcia per fuggire dalla furia dei facinorosi, mettendo a serio rischio l’incolumità pubblica.