mercoledì, Giugno 4, 2025
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I 50 anni di Chicago, tra i musical più amati di Broadway

AGI – Il musical Chicago, uno dei più premiati di Broadway, compie 50 anni dalla sua prima versione creata da Fred Ebb e Bob Fosse nel 1975, anche se la versione attuale, la più fortunata in termini di pubblico e risonanza mediatica, è un remake andato in scena nel 1996 e diventato da allora una delle opere più popolari nel competitivo mercato teatrale di New York.

Chicago si basa su una pièce teatrale con lo stesso titolo del 1926, scritta da Maurine Dallas Watkins, una giornalista che seguiva per il Chicago Tribune le cronache giudiziarie della città. Questa esperienza le servì da ispirazione per creare l’opera, che è diventata il suo lavoro più noto.

La trama segue Roxie Hart, un’aspirante star che finisce in carcere dopo aver ucciso l’amante con cui tradiva il marito. In prigione conosce Velma Kelly e altre detenute accusate di aver ucciso uomini per motivi diversi. Grazie all’astuto avvocato Billy Flynn, entrambe vengono difese in tribunale, dove devono ricorrere a menzogne e manipolazione della narrazione e dei media pur di ottenere la libertà.

Sebbene l’opera abbia avuto già nel 1927 un primo adattamento cinematografico in versione muta, il film più noto resta quello del 2002, interpretato da attori del calibro di Richard Gere nel ruolo di Billy Flynn, Renée Zellweger nei panni di Roxie e Catherine Zeta-Jones come Velma. Quel film vinse sei premi Oscar, tra cui quello per il miglior film.

 

Un “classico” di Broadway

Chicago è il secondo musical con la maggiore longevità nella storia di Broadway, superato solo da Il fantasma dell’opera, il che lo rende un classico intramontabile, apprezzato tanto dai turisti quanto dai newyorkesi per il fascino degli anni Venti, l’atmosfera jazz e una storia coinvolgente piena di canzoni memorabili. Canzoni che costituiscono la colonna portante del musical e rimangono nella mente del pubblico anche dopo la chiusura del sipario, come nel caso di All That Jazz o Cell Block Tango, dove le detenute raccontano come hanno ucciso mariti, ex o amanti al ritmo del ritornello: “He had it coming”.

La scenografia, pur evocando il glamour dei ruggenti anni Venti, è sobria e cupa, in modo da ricreare l’atmosfera della Chicago dell’epoca e della prigione in cui si trovano, lasciando spazio alla narrazione, ai personaggi e alla musica. Nel corso dei suoi cinquant’anni a Broadway, molti volti noti hanno interpretato i ruoli principali. Tra le Roxie più celebri si ricordano Liza Minnelli, Pamela Anderson e Melanie Griffith; tra i Billy Flynn, Colman Domingo e Patrick Swayze.

Recentemente, nel tentativo di attirare nuovo pubblico a Broadway, diversi musical stanno scegliendo di far interpretare ruoli principali a celebrità del mondo dello spettacolo per periodi limitati. Negli ultimi mesi, sul palco di Chicago sono saliti il cantante colombiano Sebastián Yatra e la modella Ashley Graham.

Protagonismo femminile

Alcuni degli elementi centrali del musical – come il potere delle celebrità, il sostegno incondizionato del pubblico, la manipolazione dei media o il sensazionalismo – sono temi ancora oggi attuali e permettono al pubblico di riflettere e riconoscere dinamiche contemporanee. Il protagonismo femminile è uno degli aspetti chiave della storia, in un momento in cui stavano cominciando a cambiare le opinioni e le concezioni sul ruolo delle donne nella società.

In questi casi specifici di omicidi passionali, che venivano giudicati da giurie quasi esclusivamente maschili, si imponeva spesso la pena di morte, e le condannate venivano impiccate. A Chicago nacque così la leggenda secondo cui le donne belle non potevano essere condannate a morte e, in molte occasioni, venivano trasformate dai media in celebrità e protagoniste di innumerevoli titoli di giornale.

Il musical è riuscito a mettere al centro della scena i personaggi femminili, le loro opinioni e le loro preoccupazioni, ribaltando la narrazione maschile dominante sia nel teatro sia nella realtà storica dell’epoca.

 

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