AGI – I farmaci anti-HIV esistenti possono sopprimere la trasmissione del virus HTLV-1 nei topi. Sono i risultati di uno studio, pubblicato su Cell, che potrebbe portare ai primi trattamenti in grado di prevenire la diffusione di questo virus endemico in molte comunità.
La ricerca, condotta dal WEHI e dal Peter Doherty Institute for Infection and Immunity (Doherty Institute), ha inoltre individuato un nuovo bersaglio farmacologico che potrebbe portare all’eliminazione delle cellule HTLV-1 positive nei soggetti con un’infezione conclamata e prevenire la progressione della malattia.
Cos’è il virus HTLV-1 e perché è pericoloso
Il virus della leucemia umana a cellule T di tipo 1 (HTLV-1) è un virus che infetta lo stesso tipo di cellula dell’HIV: le cellule T, un tipo di cellula immunitaria del sangue che aiuta l’organismo a combattere le infezioni.
Una piccola percentuale di persone infette da HTLV-1, dopo un lungo periodo di infezione, sviluppa malattie gravi, come la leucemia a cellule T dell’adulto e l’infiammazione del midollo spinale.
Risultati promettenti per una cura futura
Il coautore principale e responsabile del laboratorio WEHI, il dott. Marcel Doerflinger, ha affermato che i risultati del nuovo studio potrebbero aiutare a trovare una strategia di trattamento e prevenzione disperatamente necessaria per uno dei virus più trascurati al mondo.
“Il nostro studio segna la prima volta che un gruppo di ricerca è riuscito a sopprimere questo virus in un organismo vivente”, ha affermato il dott. Doerflinger.
“Dato che i sintomi dell’HTLV-1 possono manifestarsi dopo decenni, quando una persona scopre di avere l’infezione il danno immunitario è già in pieno svolgimento. Sopprimere il virus al momento della trasmissione ci consentirebbe di fermarlo prima che abbia la possibilità di causare danni irreversibili alla funzione immunitaria, portando alla malattia e a una morte prematura”.
Un modello murino per lo studio del virus
Nel corso di uno sforzo di ricerca durato 10 anni, il team ha isolato il virus e sviluppato il primo modello murino umanizzato al mondo per l’HTLV-1, che ha consentito di studiarne il comportamento in un organismo vivente dotato di un sistema immunitario simile a quello umano.
I topi sono stati trapiantati con cellule immunitarie umane suscettibili alle infezioni da HTLV-1, incluso il ceppo HTLV-1 geneticamente nuovo australiano. I ceppi internazionali e australiani hanno causato in egual misura leucemia e malattie polmonari infiammatorie nei topi umanizzati.
Farmaci esistenti sopprimono l’HTLV-1
I topi sono stati trattati con tenofovir e dolutegravir, due terapie antivirali attualmente approvate per silenziare l’HIV e prevenire l’AIDS. Il team ha scoperto che entrambi i farmaci possono anche sopprimere efficacemente l’HTLV-1.
“La cosa più entusiasmante è che questi antivirali sono già in uso su milioni di pazienti affetti da HIV, il che significa che esiste un percorso diretto per la traduzione clinica delle nostre scoperte”, ha detto Doerflinger.
“Non dovremo ricominciare da zero perché sappiamo già che questi farmaci sono sicuri ed efficaci. E ora abbiamo dimostrato che il loro utilizzo può molto probabilmente essere esteso all’HTLV-1”.
Una combinazione mirata per uccidere il virus
Un’altra scoperta notevole è stata quella in cui il team ha osservato che le cellule umane contenenti HTLV-1 potevano essere uccise selettivamente quando i topi venivano trattati con farmaci anti-HIV in combinazione con un’altra terapia che inibiva una proteina (MCL-1) nota per aiutare le cellule anomale a rimanere in vita.
Il team sta ora sfruttando le terapie di precisione a RNA per sviluppare nuovi modi per colpire MCL-1 e stabilire trattamenti combinati che possano essere clinicamente testati, e che, a loro avviso, potrebbero rappresentare una promettente strategia curativa per l’HTLV-1.
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