sabato, Novembre 22, 2025
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Il caso dei bambini tolti alla famiglia del bosco, nuovo scontro governo-magistratura

AGI – Scontro politico tra governo e magistratura sul caso della ‘famiglia del bosco‘, dopo che il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto l’allontanamento urgente dei tre figli, una bimba di otto anni e due gemelli di sei, che vivevano con la famiglia anglo-australiana in un casolare nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, sospendendo la responsabilità genitoriale e collocandoli in una casa-famiglia. “Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire”, ha avvertito da Stresa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo le richieste di inviare gli ispettori arrivate da più parti, “bisogna fare accertamenti profondi, in questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale”.

“Siamo bombardati da decenni da profeti che dicono che bisogna smetterla con consumismo, con la tecnologia, e bisogna tornare allo stato di natura“, ha aggiunto Nordio, “qualcuno probabilmente lo fa e bisogna vedere se questo comprometta l’educazione dei bambini. Penso che i genitori siano i primi a essere consapevoli dei loro doveri”.

La dura reazione del vicepremier Matteo Salvini

A rincarare la dose è stato il vicepremier e leader leghista, Matteo Salvini: “Un sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa”, ha commentato durante un evento a Milano, “sono impegnato ad andare fino in fondo e se serve anche a parlare con il giudice del tribunale dei minori“. “Anche questa storia dimostra che una profonda riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale”, ha aggiunto.

La replica dell’Associazione nazionale magistrati 

L’Associazione nazionale magistrati (ANM), però, ha ribattuto che “l’ordinanza è stra-motivata, è lunga dieci pagine”. “Leggete i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi un giudice”, ha affermato Rocco Maruotti, segretario generale dell’ANM, “perché un giudice prima di emettere un provvedimento esercita una funzione molto delicata, che è quella di decidere sulla vita delle persone e lo fa con grandissimo scrupolo”. La Giunta esecutiva centrale dell’ANM in una nota ha sottolineato che il provvedimento “si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico“. Per la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella, “in questa vicenda ciò che ora appare sfrontato, smisurato e disturbante è l’irresponsabilità con cui il Governo la cavalca“.

La posizione della madre e l’educazione parentale

Intanto i tre figli della coppia anglo-australiana, che hanno dai 6 agli 8 anni, sono stati visitati da un pediatra nella casa famiglia in cui è presente ma separata da loro anche la madre, la 45enne australiana Catherine Birmingham. “Non abbiamo fatto nulla di male”, ha dichiarato a Il Centro, “non abbiamo violato la legge italiana, viviamo sotto la legge naturale e i diritti costituzionali. I nostri bambini fanno educazione parentale, come previsto dalla legge”.

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