AGI – Il collasso della coalizione di governo giapponese mette a repentaglio la candidatura di Sanae Takaichi a diventare la prima donna primo ministro del Paese.
Takaichi è diventata leader del Partito Liberal Democratico (LDP) meno di una settimana fa e si prevedeva che il parlamento avrebbe approvato a breve la sua nomina a Primo Ministro. Ma la decisione del partito buddista, socio di minoranza nella coalizione di governo, di abbandonare l’alleanza che governa il Giappone quasi ininterrottamente da 25 anni ha fatto sprofondare il Paese in una nuova crisi politica.
“Vogliamo ridisegnare la coalizione LDP-Komeito”, ha dichiarato ai giornalisti il leader del partito Komeito, Tetsuo Saito, dopo i colloqui con l’LDP “Dato che non abbiamo ricevuto una collaborazione chiara e concreta dal PLD in merito alle nostre richieste è assolutamente impossibile per noi sostenere la candidatura a premier di Sanae Takaichi”. In particolare, Saito ha definito “insoddisfacenti” le parole di Takaichi sul recente scandalo dei fondi neri del PLD, ma che il Komeito avrebbe comunque sostenuto la legge di bilancio e le altre norme messe a punto dai due partiti.
Takaichi ha definito il crollo della coalizione “estremamente deplorevole” e ha sottolineato che l’uscita di Komeito dall’alleanza è stata “unilaterale”.
Secondo Tomoaki Iwai, professore emerito dell’Università di Nihon, probabilmente sarà eletta comunque primo ministro “se l’opposizione non riuscirà a unirsi per eleggere un proprio candidato”, ma “il governo sarà estremamente instabile” e “costretto a decidere tutto in una forma di cooperazione esterna al governo”.
A quanto pare, anche il Komeito era scontento della politica più conservatrice di Takaichi, incluse le visite regolari al santuario Yasukuni, eretto in onore dei caduti giapponesi, inclusi i criminali di guerra.
L’ultima visita di un premier al santuario Yasukuni
L’ultima visita al santuario Yasukuni di un primo ministro in carica nel 2013, il defunto Shinzo Abe – mentore di Takaichi – suscitò la furia di Cina e Corea del Sud e l’inquietudine di Washington. Per questo l’ufficio della premier in pectore aveva lasciato trapelare ai media che potrebbe non recarsi al santuario durante l’imminente festival autunnale, che si terrà dal 17 al 19 ottobre.
Il modello Thatcher
Takaichi, 64 anni, si ispira a Margaret Thatcher ed è diventata leader del LDP dopo aver vinto il ballottaggio contro il telegenico e più progressista Shinjiro Koizumi che a 44 anni, sarebbe stato il più giovane primo ministro giapponese dell’era moderna e avrebbe rappresentato un cambio generazionale per il LDP in calo di consensi.
Se Takaichi diventasse premier, si troverebbe ad affrontare una serie di questioni complesse, tra cui l’invecchiamento della popolazione, sconvolgimenti geopolitici, un’economia in difficoltà e un crescente disagio riguardo all’immigrazione. Uno dei primi incarichi ufficiali di Takaichi in qualità di primo ministro sarà quello di ricevere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che secondo quanto riferito farà tappa in Giappone a fine ottobre.