venerdì, Giugno 6, 2025
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Il monito dell’Agcom: “La radio sta sparendo dalle automobili”

AGI – Sempre più automobili, e macchinette, escono dalle fabbriche senza la radio. Solo porte Usb alle quali collegare i propri dispositivi smart, ma nessun comando dove sintonizzarsi alla propria radio preferita. Un’assenza che spegne il volume sull’intrattenimento Fm, ma anche sul sistema informativo utile a chi percorre strade e autostrade per piacere o per lavoro. 

Ad accendere un faro sulla questione è il commissario dell’Agcom, Massimiliano Capitanio, intervenendo ai microfoni di RTL 102.5, all’interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.

“La nostra autorità ha garanzia della tutela dei mezzi di informazione tradizionale, perché li consideriamo, oltre a uno strumento di intrattenimento, anche un presidio pubblico fondamentale per la democrazia e riteniamo che il pluralismo delle voci sia fondamentale. Con questa premessa, abbiamo come autorità, perché nelle nostre missioni abbiamo sostenuto e accompagnato il piano DAB non senza fatica, quindi nel confronto con il vostro settore e i rappresentanti di Confindustria, abbiamo rilevato che c’era questo allarme. – ha spiegato alla radio – C’è anche una nota positiva in tutto ciò, ovvero che la tecnologia DAB, soprattutto nelle automobili, sta trainando lo sviluppo di questa tecnologia. Non siamo al 70% come nella Gran Bretagna, ma siamo comunque a percentuali più alte di altri Paesi comunitari. Quindi da una parte c’è un settore che sta crescendo. È ovvio che l’automobile è il nuovo focolare in movimento in cui ascoltare la radio, ma se io compro un’auto ai miei figli e ha solo l’interfaccia USB, è ovvio che tutte le radio non le posso ascoltare”. 

Quali sono i rischi

“Il rischio a cui stiamo andando incontro è un rischio, al momento, sottovalutato. Ci sono importanti case automobilistici, ma anche produttori delle piccole auto elettriche molto usate dai giovani, che hanno eliminato le autoradio. Tutti andrebbero educati all’utilizzo di un meraviglioso strumento, che è la radio, che stanno uscendo in produzione non più con la classica autoradio, in grado di garantire quello che prevede il codice della comunicazione, cioè la disponibilità della tecnologia almeno DAB o FM. Non uscendo più con autoradio ma con un display, quindi con un’interfaccia USB che può veicolare altre piattaforme, per adesso solo musicali, ma in futuro magari anche di informazione, di fatto mettono fuori gioco l’accesso alla radio. Dal nostro punto di vista, come autorità di controllo e di garanzia sulle comunicazioni, questo è un allarme che abbiamo segnalato con una nota ufficiale anche al Governo”.

“Io continuo a sostenere che le FM siano una struttura fondamentale, perché se dovessi decidere di spegnere alcune connessioni o alcuni presidi come le autostrade o le reti postali, le infrastrutture FM sarebbero comunque fondamentali, anche proprio come presidio di certezza, come back-up infrastrutturale necessario per le nostre democrazie. – prosegue il commissario Agcom –  Lo stesso discorso lo abbiamo fatto con le televisioni, proprio in queste settimane, perché, facendo l’aggiornamento del software, comparirà negli apparecchi televisivi un’icona chiara ed evidente e uguale a tutte le televisioni, che rimanderà al digitale terrestre dove, comodamente, un cittadino italiano potrà raggiungere le trasmissioni televisive del digitale terrestre, ma anche le trasmissioni radiofoniche. Adesso questa icona comparirà progressivamente in evidenza e raggiungere le radio in televisione sarà più semplice”.

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