giovedì, Ottobre 16, 2025
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Il Papa alla Fao: “La fame deliberata è un crimine di guerra”, Mattarella: “Inaccettabili …

AGI – Gli attuali scenari di conflitto “hanno portato alla rinascita dell’uso del cibo come arma di guerra”, “assistiamo dolorosamente al continuo utilizzo di questa strategia crudele, che condanna uomini, donne e bambini alla fame, negando loro il diritto piu’ elementare: il diritto alla vita”. Lo ha sottolineato Papa Leone XIV nel suo discorso in spagnolo alla Fao. “Il consenso espresso dagli Stati che considera la fame deliberata un crimine di guerra, cosi’ come la negazione intenzionale dell’accesso al cibo a intere comunita’ o popolazioni, sembra sempre piu’ lontano. Il diritto internazionale umanitario proibisce, senza eccezioni, di attaccare civili e oggetti essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni”, ha aggiunto il Pontefice ricordando che “alcuni anni fa, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato all’unanimita’ questa pratica, riconoscendo il legame tra conflitto armato e insicurezza alimentare e stigmatizzando l’uso della fame inflitta ai civili come metodo di guerra”. “Questo sembra dimenticato”, ha osservato.

Mattarella: “Inaccettabili sperequazioni e regresso del sistema multilaterale”

Presente anche il capo di Stato, Sergio Mattarella. “Assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni”. 

“Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani”. “Il ‘Museo e Rete per l’Alimentazione’ è un’iniziativa che, oltre a consentirci di ripercorrere la storia di un’Istituzione internazionale che siamo lieti di ospitare a Roma sin dal 1951, trasmette un importante messaggio di un impegno che via via si è sempre più precisato nella sua valenza strategica: dalla sicurezza alimentare alla sostenibilità degli ecosistemi. Il percorso per raggiungere questi obiettivi – già da tempo tracciato nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – resta purtroppo in gran parte ancora da attuare, ivi inclusa l’aspirazione a un mondo senza più fame”. 

“E’ un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile”. 

Per poter essere protagonisti, ha osservato Mattarella, “i cittadini devono essere informati, la conoscenza rimane il primo motore per stimolare un maggiore impegno, orientando le energie soprattutto delle nuove generazioni per accogliere le sfide e rendere possibile la costruzione di un futuro più equo”. 

Tajani: intervenire per evitare altre morti per fame

“Non possiamo non fare il possibile per alleviare le sofferenze dei gazawi”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione alla Fao ricordando le centinaia di migliaia di persone che soffrono la fame nella Striscia.
“Ci sono state morti per fame e ce saranno altre, se non interveniamo rapidamente”, aggiunge Tajani ribadendo che l’Italia “è pronta a fare la sua parte”. “Stiamo preparando il più grande invio di aiuti alimentari” dall’inizio della crisi, 100 tonnellate in totale, ha ricordato il ministro

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