mercoledì, Dicembre 31, 2025
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Il presidente di Aeroporti di Puglia Vasile: “La sfida è intercettare nuovi mercati”

AGI – Undici milioni di passeggeri sono transitati nel 2025 dagli hub di Aeroporti di Puglia, un traguardo che l’azienda intende superare. La sfida principale, come spiega Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, è farsi trovare pronti a una crescita del traffico che non è episodica, ma strutturale, richiedendo una visione di medio-lungo periodo. Per questo, Aeroporti di Puglia ha messo in campo una strategia integrata che punta a rafforzare la competitività dei propri scali sotto il profilo infrastrutturale, operativo e ambientale, mantenendo sempre alti gli standard di sicurezza e qualità dei servizi.

“Stiamo portando avanti un importante piano di potenziamento delle infrastrutture aeroportuali, con interventi mirati sul terminal passeggeri, aree operative e piazzali, oltre all’adozione di tecnologie avanzate per una gestione sempre più efficiente dei flussi. L’obiettivo è aumentare la capacità operativa degli scali e migliorare l’esperienza complessiva di passeggeri e operatori, riducendo tempi di attesa e ottimizzando i processi. Parallelamente, stiamo investendo con decisione sull’innovazione e sulla sostenibilità attraverso progetti di efficientamento energetico, utilizzo di fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi europei di transizione ecologica.”

Sostenibilità e fattore competitivo

“La sostenibilità – sottolinea Vasile – non è per noi solo un obbligo ma un fattore competitivo essenziale per attrarre nuove rotte, vettori e investimenti. Infine, grande attenzione è rivolta allo sviluppo del traffico passeggeri e cargo, rafforzando il ruolo strategico degli aeroporti pugliesi come hub di collegamento per il turismo, il business e la logistica.”

Destagionalizzazione e nuovi mercati intercontinentali

Poi c’è lo sguardo rivolto al futuro prossimo. “Riteniamo che nel breve e medio periodo esistano ampi margini per intercettare nuovi mercati e nuovi segmenti di utenza sia sul fronte del traffico leisure sia su quello business. In questa direzione – specifica il presidente di Aeroporti di Puglia – la politica di destagionalizzazione ci consente di mantenere viva l’attività della Puglia anche nei mesi invernali, ampliando il bacino di domanda oltre ai tradizionali flussi estivi.”

“In quest’ottica, già oggi garantiamo collegamenti intercontinentali durante la stagione winter attraverso l’hub di Istanbul, che rappresenta un crocevia strategico a livello mondiale per raggiungere praticamente qualsiasi destinazione. A questi si affiancano collegamenti verso mercati extraeuropei in forte crescita che spaziano dall’area caucasica e balcanica fino a destinazioni turistiche di lungo raggio particolarmente richieste come Maldive, Messico, Repubblica Dominicana e Kenya.”

“Guardando al futuro – auspica – compatibilmente con l’evoluzione del contesto geopolitico, puntiamo a riconnettere la Puglia con il Medio Oriente e parallelamente stiamo lavorando in stretta collaborazione con le compagnie aeree per individuare le rotte intercontinentali più promettenti sulla base di una domanda reale e sostenibile.”

Il traguardo degli 11 milioni e la pianificazione industriale

Il presidente Vasile riavvolge il nastro fino al momento in cui ha assunto la guida dell’ente. “Quando ho assunto l’incarico di presidente di questa società, il raggiungimento degli 11 milioni di passeggeri rappresentava certamente un obiettivo ambizioso, ma non irrealistico. Abbiamo lavorato per creare basi solide di crescita legate al forte sviluppo turistico della Puglia, al miglioramento dell’accessibilità della Regione e alla progressiva attività del nostro sistema aeroportuale nei confronti dei vettori.”

“Tuttavia – evidenzia – il conseguimento di questo traguardo in tempi così ravvicinati non poteva essere dato per scontato. Infatti, il risultato è frutto di una pianificazione tecnica industriale strutturata basata su un’attenta analisi della domanda, sull’ampliamento e sulla diversificazione del network di rotte, nonché su una gestione integrata degli hub di Bari, Brindisi e Foggia. In questi anni, abbiamo lavorato su più livelli, potenziando la capacità strutturale delle infrastrutture, ottimizzando e digitalizzando i processi operativi e rafforzando i sistemi di sicurezza. Le nostre infrastrutture – ribadisce – sono più sicure ed efficienti.”

In sintesi, sebbene il traguardo degli 11 milioni di passeggeri fosse inizialmente una prospettiva di medio periodo, il lavoro svolto sul piano tecnico, operativo e strategico ha creato le condizioni affinché diventasse una realtà concreta. Questo risultato non rappresenta un punto di arrivo, ma una base solida su cui costruire le successive fasi di sviluppo del sistema aeroportuale pugliese, in modo sostenibile e coerente con l’evoluzione della domanda.

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