AGI – Dopo le inondazioni che hanno colpito il Texas Hill Country, una rete di volontari si è attivata per recuperare e restituire oggetti di conforto smarriti da bambini sfollati o colpiti dal disastro. Si chiama Lost Stuffy Project ed è un’organizzazione no profit fondata da Randi Jaffe, specialista in supporto all’infanzia, già attiva in passato dopo incendi a Los Angeles e altri disastri naturali negli Stati Uniti.
Come raccontato dal Washington Post, il progetto ha ricevuto decine di richieste dopo l’evacuazione dei campi estivi di Kerrville e la tragedia che ha colpito diverse contee. Peluche, coperte e piccoli oggetti personali vengono cercati online, sostituiti se dispersi o recuperati dal fango, puliti e inviati alle famiglie. I volontari si muovono soprattutto sui social, dove condividono immagini e appelli. L’organizzazione conta oltre 36mila follower su Instagram, spesso decisivi per individuare oggetti fuori produzione. A volte hanno messo in contatto famiglie con altre, in altre parti del paese, disposte a regalare il giocattolo dei loro figli.
Il New York Times ha segnalato il progetto in un reportage dedicato alle attività di recupero lungo il fiume Guadalupe, citando tra gli altri il caso di una particolare coperta blu fiordaliso, unica e dal grande valore sentimentale, è stata ritrovata grazie a un post della rete. Le testimonianze raccontano l’impatto emotivo di un progetto di questo tipo: una bambina di Camp Mystic ha riabbracciato Ruff Ruff, lasciato indietro durante la caotica evacuazione. “Penso che le persone abbiano un disperato bisogno di aiutare in tempi catastrofici”, ha spiegato Jaffe aggiungendo che “il bisogno immediato di un qualunque tipo di conforto è essenziale”. Il suo progetto è stato anche appoggiato dai Jonas Brothers.
Altri oggetti, come i peluche danneggiati dall’acqua e dalla melma, vengono restaurati da volontari che si trovano in Michigan e sono specializzati in “stuffy rehab”, ovvero lavorano in laboratori speciali che si occupano di riparazioni e lavaggi.
Oltre alla restituzione simbolica, il progetto ha attivato una raccolta fondi per fornire gift card, materiali scolastici e, in alcuni casi, dispositivi elettronici per bambini con disabilità. In un contesto segnato da perdite e distruzione, tra morti e dispersi, la restituzione di oggetti personali ha assunto un valore concreto: ricostruire, almeno in parte, la quotidianità dei più piccoli.