AGI – Razzi, droni e armi laser, ma, soprattutto, un imponente missile balistico in grado di colpire obiettivi negli Stati Uniti. La Cina mostra i muscoli e, anche se il suo arsenale non è ancora in grado di competere quello statunitense, ci tiene a far sapere di essere in grado di combattere il tipo di guerra cui ci ha abituato il conflitto in Ucraina, fatto di mezzi senza pilota, sofisticatissimi sistemi antiaereo e la necessità di colpire un numero elevato di obiettivi a basso costo senza spendere un patrimonio.
A interessare gli analisti, però è stato l’enorme missile balistico intercontinentale in grado di trasportare più testate nucleari, dimostrazione del potere deterrente di Pechino nei confronti di nemici in qualunque parte del globo. Sotto gli sguardi attenti del presidente russo Vladimir Putin e del leader nordcoreano Kim Jong Un, nell’eco della celebrazione del presidente cinese Xi Jinping della “natura irreversibile della rinascita della Cina”, è stato portato in parata in Piazza Tienanmen il DF-5C, un missile balistico intercontinentale di dimensioni impressionanti montato su imponenti camion mimetici, È un’arma che appartiene alla serie Dongfeng (“Vento dell’Est”), nuova versione dell’attuale DF-5, in grado di colpire qualsiasi punto della Terra.
Sono stati presentati due grandi droni sottomarini a forma di siluro, l’AJX002 e l’HSU100. Il primo, secondo Alex Luck, specialista in equipaggiamenti per la difesa navale, sarebbe destinato alla “ricognizione”, mentre il secondo “è più misterioso, ma potrebbe essere in grado di piazzare mine senza bisogno di equipaggio”. Nella marina di superficie, la Cina è ancora indietro rispetto agli Stati Uniti in termini di potenza, ma secondo Naval News ha il più grande programma al mondo di questi “robot sottomarini autonomi senza pilota”.
Lunghi diversi metri e montati su camion, quattro nuovi missili antinave – YJ-15, YJ-17, YJ-19, YJ-20 – hanno sfilato a piazza Tienamen. “YJ” è l’abbreviazione di “Ying Ji” (“attacco dell’aquila” in cinese) e possono essere lanciati da navi o aerei e sono progettati per infliggere danni critici a imbarcazioni di grandi dimensioni. I modelli YJ-17, YJ-19 e YJ-20 potrebbero essere ipersonici, il che significa che possono volare ad almeno cinque volte la velocità del suono e potrebbero svolgere un ruolo cruciale contro la Marina degli Stati Uniti o in caso di conflitto in aree sensibili dello Stretto di Taiwan o del Mar Cinese Meridionale.
Molto discusse online prima della parata – e quindi molto attese – erano diverse armi laser LY-1 esposte su lunghi veicoli militari. Descritte da un account collegato all’esercito cinese come il “sistema di difesa aerea laser più potente al mondo”, erano già state osservate nel 2024, ma senza immagini nitide. Il sistema LY-1 è destinato all’installazione su navi e sembra essere almeno in fase di test avanzata, sottolinea.
Anch’esse in fase di sviluppo negli Stati Uniti, queste cosiddette armi a “energia diretta” (DEA) possono infliggere danni significativi con grande precisione e a un costo per colpo relativamente basso. Oltre ai droni sottomarini, sono state presentate diverse navi senza pilota per le operazioni di sminamento, droni aerei e terrestri che integrano un’ampia gamma di capacità per il trasporto di equipaggiamenti e munizioni e per la ricognizione.