domenica, Luglio 6, 2025
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In 500mila al concerto del cantante di estrema destra: è polemica politica in Croazia

AGI – In 500mila hanno assistito ieri a Zagabria al concerto tenuto dal cantante Marko Perković “Thompson”, idolo croato di destra considerato filo-nazista. Più di 11.000 agenti delle forze dell’ordine e circa 70 vigili del fuoco hanno garantito la sicurezza durante lo spettacolo, tenutosi presso l’ippodromo della capitale croata. Per l’occasione era stato anche allestito un ospedale di fortuna e la città è rimasta paralizzata per tutta la giornata di sabato, ma fortunatamente non sono stati segnalati incidenti di rilievo.

Polemiche e reazioni politiche

L’evento era stato annunciato mesi fa e da allora sono scattate le polemiche: chi adora Perković lo ritiene un bravo artista, un semplice patriota che canta di fede e di amore. Chi non lo sopporta lo vede come un pericolo e una “vergogna”.

“Invece di prendere le distanze con fermezza e chiarezza da tutte le forme di revisionismo storico e dal movimento Ustascia (le milizie alleate della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale), abbiamo assistito a una vergogna globale”, ha dichiarato oggi, in una nota, il principale partito di opposizione della Croazia, i Socialdemocratici (SDP).

 

 

La presenza del premier Plenković

L’SDP, in particolare, considera riprovevole che il primo ministro, il conservatore Andrej Plenković, sia stato fotografato durante la prova generale insieme ai suoi figli più piccoli con Thompson, che ha firmato autografi ai bambini.

La difesa del governo

D’altra parte, il ministro dell’Interno Davor Božinović, del partito conservatore HDZ di Plenković, ha sottolineato che il concerto è stato uno “spettacolo raro, mai visto al mondo. Questa è stata una celebrazione dell’unità, dell’amore per la patria e per i valori che ci uniscono, senza divisioni, con un messaggio chiaro. La Croazia è un paese democraticoeuropeo e organizzato in cui tutti hanno diritto alla propria musica, alla propria identità e alla propria riunione pacifica”, ha scritto su TikTok.

Le accuse di apologia

Alcune delle canzoni di Thompson sono considerate da molti come espressione di simpatia per gli Ustascia filo-nazisti croati, e questo spiega perché i suoi concerti vengono vietati o sono stati cancellati in diversi paesi europei.

Più di 80.000 serbiebreizingari e croati antifascisti furono sterminati nel campo di concentramento di Jasenovac, creato dal regime croato degli Ustascia durante la seconda guerra mondiale.

La posizione dell’artista

Thompson, chiamato così per il tipo di fucile mitragliatore che ha usato come combattente nella guerra del 1991-1995 tra serbi e croati, nega l’accusa di glorificare gli Ustascia. Dice di presentarsi come un patriota e un difensore dei valori tradizionali e assicura che le sue canzoni si riferiscono solo alla lotta per l’indipendenza croata degli anni Novanta.

“Ora, con questo concerto, dimostreremo una grande unità. Voglio chiedere a tutta l’Europa di tornare alla sua tradizione, alle sue radici cristiane. La Croazia può essere forte solo così”, ha detto l’artista in avvio di concerto.

Il saluto controverso

Il saluto ustascia “Za dom spremni” (Per casa, pronti!), con cui inizia una delle sue canzoni e che ieri è risuonata in tutto l’ippodromo e nei suoi dintorni, viene utilizzato perché è un vecchio saluto patriottico croato, come è solito spiegare.

Ma questa teoria, diffusa in Croazia, è stata confutata dagli storici e dalle organizzazioni antifasciste come, ad esempio, l’istituzione ebraica Simon Wiesenthal Center. “Questo è stato il più grande raduno filo-fascista tenutosi in Europa dopo la seconda guerra mondiale” e il “più massiccio attacco ai valori costituzionali della Croazia” degli ultimi decenni, ha denunciato oggi l'”Iniziativa dei giovani per i diritti umani” (YIHR) della Croazia.

 

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