AGI – Un grande piano di investimenti sull’agricoltura: domani in Consiglio dei ministri, secondo quanto apprende l’Agi, arriva un disegno di legge del governo che mira a mettere ingenti risorse nel settore primario. Le norme inserite nel ddl ‘Coltivaitalia’, collegato alla legge di Bilancio, riguarderanno tre grandi capitoli: la strategia per rafforzare la sovranità alimentare, il ricambio generazionale, la ricerca e la semplificazione.
L’obiettivo è rafforzare i settori più deboli dell’agricoltura italiana e ridurre la dipendenza dall’estero su coltivazioni cerealicole, coltivazioni proteiche, zootecnia, ovvero i settori che non riescono ancora a soddisfare il fabbisogno italiano pur esprimendo prodotti di qualità. Il provvedimento, secondo quanto si apprende, conterrà misure per gli allevamenti italiani, un piano per l’olio e olivicoltura e risorse alla imprenditoria giovanile e al ricambio generazionale anche nella ricerca agricola applicata.
Inoltre il ddl riguarderà la semplificazione burocratica e la trasparenza nelle etichette. Il ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida punta a un cambio di passo dell’Italia dal punto di vista degli investimenti in un settore che, come certifica l’Istat, è considerato trainante per l’economia italiana.
La consapevolezza nel governo è che nel 2024 l’agricoltura italiana è prima in Europa per valore aggiunto (42,4 miliardi di euro), che il reddito degli agricoltori è cresciuto del 12,5% quando la media europea è 1,6%, e che la stima di valore dell’export si aggira sui 70 miliardi di euro. Il piano, ancora in corso di definizione, prevede fondi per centinaia di milioni di euro. È da prima del 1977 – sottolineano fonti dell’esecutivo – che non si investiva tanto nel settore, da quando Giovanni Marcora, ministro dell’Agricoltura del governo Andreotti III varò la legge Quadrifoglio.