sabato, Luglio 27, 2024
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In Francia iniziano le grandi manovre per arginare la destra

AGI – All’indomani del clamore suscitato dalla decisione di Emmanuel Macron di sciogliere il parlamento, sono già iniziate in Francia le grandi manovre. La maggioranza farà di tutto per sconfiggere RN di Jordan Bardella, candidato premier dell’estrema destra, e la sinistra cerca di fare fronte comune nonostante le fortissime divergenze. Tre settimane vorticose si sono aperte prima del primo turno delle elezioni legislative il 30 giugno, poi del secondo il 7 luglio, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Parigi che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto.

 

“Ho fiducia nella capacità del popolo francese di fare la scelta più giusta per sè e per le generazioni future”, ha scritto il capo dello Stato su X, “La mia unica ambizione è essere utile al nostro Paese che amo tanto”, Il giorno prima aveva dichiarato di aver preso la decisione di sciogliere l’Assemblea di fronte all'”ascesa dei nazionalisti” per “restituire” ai francesi “la scelta del nostro futuro parlamentare attraverso il voto”. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno quanto piuttosto di una mossa da poker in un momento in cui “c’è un desiderio molto forte da parte dei francesi di punire il presidente della Repubblica”, sottolinea la sondaggista Celine Bracq, direttrice generale dell’istituto Odoxa.

 

Guidato da Jordan Bardella, il partito di Le Pen ha trionfato con il 31,36% dei voti, davanti alla candidata macronista Valerie Hayer (14,60%) e al capolista del PS Raphaal Glucksmann (13,83%). Bardella guiderà la campagna del suo partito, ma non correrà il rischio di candidarsi alle elezioni legislative e Rn non si alleerà con altri partiti ma proporrà una piattaforma elettorale che “si rivolgerà a tutti coloro che non appartengono ai partiti politici”, ha annunciato il deputato Sebastien Chenu.

Il Rassemblement national è “pronto a esercitare il potere”, ha detto domenica Marine Le Pen. Emmanuel Macron, dal canto suo, ha riunito in serata il governo e ha anticipato che in settimana parlerà di quale sarà il suo programma. “C’era un’altra strada”, si è rammaricata la presidente uscente dell’Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet, che ha tuttavia detto di sperare che dalle urne a luglio esca una “maggioranza solida” attorno al capo dello Stato, grazie alle “coalizioni più ampie possibili”. Stephane Sejourne, ministro degli Esteri e capo del partito ‘Rinascita’, ha lanciato un appello alla “mobilitazione di tutte le forze repubblicane”. “Abbiamo bisogno di una nuova dinamica stiamo lavorando su settori che proporremo ai francesi nei prossimi giorni”, ha annunciato la portavoce del governo Prisca Thevenot.

 

A sinistra, i negoziati tra i partiti danneggiati in queste elezioni europee dagli scontri tra socialisti e dissidenti saranno probabilmente difficili. Il segretario del PS Olivier Faure ha aderito alla proposta di Francois Ruffin di formare un “fronte popolare” per contrastare l’estrema destra. Ma appena ieri aveva detto che “i rapporti di forza si erano evoluti” a favore del PS con l’avanzata della lista di Raphael Glucksmann davanti a quella di Manon Aubry (LFI, 9,89%). Nel 2022, PS, LFI, PCF ed Ecologisti avevano compiuto un’impresa conquistando 151 seggi grazie all’alleanza Nupes implosa lo scorso autunno. 

Le Maire: “Elezioni dalle conseguenze senza precedenti”

Le prossime saranno “elezioni che avranno le conseguenze più pesanti per la Francia, per i francesi, nella storia della Quinta Repubblica. Si tratta di un’elezione le cui conseguenze sono di una gravità senza precedenti per la nostra Nazione”, ha detto alla radio RTL il ministro dell’Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire.

 

 Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha definito “molto inquietante” lo scioglimento del Parlamento francese deciso dal presidente Emmanuel Macron “poco prima dei Giochi” Olimpici del 2024 ospitati proprio nella capitale.

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