AGI – L’Italia ha avviato in Kenya un programma di formazione triennale volto a formare professionisti del turismo culturale, un settore individuato da Nairobi come prioritario. Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato dai Musei Nazionali del Kenya (NMK), l’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Il polo universitario romano è riconosciuto come centro di eccellenza nella ricerca e nella didattica archeologica e la sua partecipazione al progetto mira a promuovere specificamente le potenzialità di tre contee keniote: Nairobi, Turkana e Marsabit. La cerimonia di lancio dell’iniziativa, intitolata “Formazione professionale e scientifica per lo sviluppo del turismo culturale”, si è tenuta il 27 agosto a Nairobi.
All’evento hanno partecipato Fabio Santoni, Addetto Scientifico dell’Ambasciata d’Italia in Kenya, rappresentanti della sede AICS di Nairobi e una delegazione di esperti italiani coordinata dall’Università La Sapienza e dal Nmk. L’iniziativa mira a sviluppare un programma che combina attività teoriche e pratiche, svolte tra Nairobi e la regione del Lago Turkana (Kenya settentrionale). L’obiettivo è rafforzare le competenze di una nuova generazione di professionisti del turismo culturale, in grado di contribuire a una gestione più efficace del patrimonio culturale e archeologico del Paese. La regione del Lago Turkana, in particolare, è un’area di straordinaria ricchezza in questo senso, ospitando fossili di ominidi raccolti da diversi siti del Parco Nazionale del Lago Turkana, patrimonio mondiale dell’UNESCO, nonché arte rupestre. Queste risorse, dal potenziale considerevole, sono ancora solo parzialmente sfruttate.
L’Ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, ha sottolineato che l’Italia è riconosciuta a livello internazionale come leader nella tutela e promozione del patrimonio culturale, “un ambito in cui la collaborazione con il Kenya apre la strada a un autentico scambio di conoscenze e competenze, in grado di generare reciproci benefici per entrambi i Paesi”. L’iniziativa si estende dal 2025 al 2028 e, secondo i promotori, migliorerà le competenze nella ricerca, conservazione e gestione delle risorse del patrimonio culturale, migliorerà la conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale nella regione e promuoverà la formazione di professionisti del turismo culturale.