AGI – Un angolo di città rigenerato e rigenerante. È stato inaugurato oggi il parco d’affaccio Oasi naturalistica, compreso tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio. È la quarta delle cinque aree riqualificate a ridosso del Tevere e si estende su un’area di 6,5 ettari nella sponda destra del fiume, con un investimento di circa 1 milione di fondi giubilari.
Il prossimo 18 giugno sarà inaugurato il quinto parco d’affaccio, collegato alla nuova oasi, nel Foro Italico: un primo passo per realizzare il grande progetto del parco fluviale più esteso d’Italia, con tutte le sponde interconnesse. A luglio, con i fondi del Comune, verrà inaugurata anche Tiberis, l’ex spiaggetta estiva, che diventerà un altro parco d’affaccio.
A tagliare il nastro: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora Sabrina Alfonsi (Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti), il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’assessore regionale Fabrizio Ghera (Mobilità, Trasporti, Tutela del territorio, Ciclo dei rifiuti e Patrimonio) e Daniele Torquati, presidente del Municipio XV. Il parco è composto da una passerella in legno che consente ai visitatori di passeggiare lungo un bosco igrofilo ad alto fusto, arricchito con nuove piante.
Tre aree di sosta e reperti archeologici
Lungo il percorso tre aree di sosta con panchine in legno: – La prima, a partire da Ponte Flaminio, permette una pausa all’ombra di pioppi e salici e ospita una vasca preesistente trasformata in giardino acquatico con piante igrofile del Tevere. – La seconda, al centro del parco, è pensata per attività didattiche e di gruppo. Qui si osservano cormorani, gallinelle d’acqua e il martin pescatore. – La terza unisce natura e archeologia: è visibile l’antico cippo terminale del 52 a.C., che segnava l’ampiezza dell’alveo del fiume, accanto a un muro in tufo riportato alla luce. Durante i lavori sono stati rinvenuti antichi argini in tufo del I secolo a.C., un tratto della via Flaminia con basolato imperiale e una pavimentazione in sanpietrini del ‘900.
Il nuovo parco include anche un tratto della ciclabile lungo il Tevere. Inoltre, tra i due ponti è stato realizzato un percorso carrabile per i mezzi di soccorso e manutenzione. “Un progetto realizzato per valorizzare la vocazione ambientale e didattica di questo tratto della riva del fiume” – ha spiegato l’assessora Sabrina Alfonsi – “e per recuperarne le presenze storiche e archeologiche”. “Vogliamo che i nuovi parchi diventino beni comuni” – ha aggiunto – “per questo abbiamo pubblicato un bando per la gestione condivisa con le associazioni”. L’assessore regionale Fabrizio Ghera ha sottolineato: “Questo parco è fondamentale per i romani del quadrante Nord, perché restituisce uno spazio a lungo degradato”. “Dall’altra parte del fiume – ha concluso – è stato eseguito un intervento di pulizia importante: il limo era alto due metri. La Regione ha anche la responsabilità della sicurezza idraulica, per questo l’area è stata liberata per renderla fruibile e sicura”.