AGI – Israele e Hamas hanno concordato una tregua di 60 giorni a Gaza. Lo riferisce al Arabiya citando sue fonti. Le stesse fonti affermano che “il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncerà i dettagli della tregua a Gaza entro poche ore”. Ma la notizia è stata subito smentita sia da Israele e Hamas.
Il canale Al-Aqsa di Hamas precisato che il movimento islamista al potere a Gaza “sta ancora esaminando l’ultima proposta e non c’è fondamento nelle pubblicazioni che affermano che sia stato raggiunto un accordo”. Fonti israeliane citate dal Times of Israel hanno smentito la notizia. L’indiscrezione, hanno spiegato le fonti, è falsa.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato che la proposta presentata oggi dall’amministrazione Trump ad Hamas è stata “sostenuta e appoggiata” da Israele. “Posso anche confermare che le discussioni stanno continuando e speriamo che venga instaurato un cessate il fuoco a Gaza, così da poter riportare a casa tutti gli ostaggi”.
Il piano Witkoff, 60 giorni di tregua, 10 ostaggi liberi
Al Arabiya e Al Hadath hanno ottenuto una copia della bozza del “potenziale” accordo tra Hamas e Israele. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha informato le famiglie degli ostaggi che Israele ha accettato la nuova proposta di cessate il fuoco. Hamas aveva precedentemente affermato di aver ricevuto la nuova proposta dai mediatori, che stava esaminando. Il documento dell’inviato speciale Usa Witkoff include un cessate il fuoco di 60 giorni, con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che garantisce l’impegno di Israele. Stabilisce inoltre che Hamas rilasci 10 ostaggi vivi e i corpi di altri 18 il primo e il settimo giorno e che aiuti vengano inviati a Gaza immediatamente dopo che Hamas avrà accettato un cessate il fuoco.
I negoziati per un cessate il fuoco permanente inizieranno il primo giorno della tregua, mentre Hamas fornirà informazioni complete su tutti gli ostaggi rimasti il decimo giorno. Secondo il documento Witkoff, gli aiuti saranno distribuiti dalle Nazioni Unite e dalla Mezzaluna Rossa, mentre la consegna degli ostaggi avverrà senza manifestazioni o celebrazioni pubbliche. Verrebbero rilasciati anche 125 prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo.