giovedì, Ottobre 23, 2025
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Italia e Africa insieme per la ricerca: finanziati quattro progetti congiunti

AGI – Quattro università italiane riceveranno un finanziamento complessivo di un milione di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca per realizzare iniziative formative con i Paesi africani, nell’ambito del Piano Mattei e del programma “Research Capacity Building with Africa” ​​del G7. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università Ca’ Foscari sono gli atenei capofila di queste partnership, che coinvolgono università italiane, istituzioni accademiche e istituti di ricerca dei Paesi membri del G7, nonché istituzioni accademiche e di ricerca africane. Ogni progetto riceverà 250.000 euro. “Con questa iniziativa rafforziamo i legami tra il sistema universitario italiano e quello africano investendo nella cooperazione scientifica e nella didattica di qualità”, ha dichiarato Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca. Per lei, questi quattro progetti “illustrano concretamente come la ricerca e l’alta formazione possano diventare strumenti per uno sviluppo condiviso e sostenibile”. “L’Italia sceglie di puntare sulla conoscenza come ponte tra i popoli e leva per affrontare insieme le grandi sfide globali”, ha proseguito, certa che “la mobilità di docenti, ricercatori e dottorandi, così come i programmi di formazione congiunti, non solo rafforzeranno gli ecosistemi scientifici africani, ma arricchiranno anche le nostre università, creando così vere e proprie reti transnazionali di eccellenza”. “È questo il tipo di cooperazione accademica che cerchiamo: non assistentati, ma partenariati tra pari, basati sul rispetto reciproco e sulla condivisione di obiettivi comuni”, ha concluso Bernini.

L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro guiderà il progetto “Potenziare le infrastrutture di ricerca per lo sviluppo, la crescita e l’empowerment in Africa”. In linea con le strategie dell’Italia e del G7 per rafforzare i legami con l’Africa, questo progetto promuove la collaborazione scientifica e rafforza le principali infrastrutture di ricerca come motori di innovazione e sviluppo sostenibile. L’iniziativa mira a rafforzare l’ecosistema scientifico africano ampliando l’accesso alla ricerca, migliorando l’istruzione e promuovendo la collaborazione. Con il progetto “Supportare la ricerca aperta, responsabile e comunicativa: sviluppo di capacità transnazionale tra Italia e Africa”, l’Università di Modena e Reggio Emilia persegue tre obiettivi principali: sviluppare un programma di scambio di conoscenze per rafforzare le politiche di ricerca e sviluppo degli atenei partecipanti attraverso una serie di workshop e seminari; sviluppare un programma di formazione (60 ore) efficace nel contesto locale e che produca una formazione di secondo livello di alta qualità; offrire opportunità di mobilità per favorire il dialogo e la formazione attraverso la mobilità in entrata e in uscita di 49 docenti e 10 dottorandi.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore, istituzione capofila del progetto “Promuovere l’apprendimento e le reti accademiche per la trasformazione, l’innovazione e la sostenibilità”, affronta sfide sociali e ambientali chiave. Il progetto promuove l’innovazione pedagogica, le collaborazioni di ricerca e la mobilità accademica per creare ecosistemi sostenibili tra Africa e Italia attraverso tre strumenti: consentire a ricercatori italiani e africani di scambiare conoscenze e co-progettare programmi di insegnamento e ricerca per migliorare i curricula universitari; implementare programmi di formazione avanzata in Italia e in Africa per imprenditori sostenibili e sviluppatori di ecosistemi; e diffondere la conoscenza agli stakeholder dell’ecosistema in altri paesi africani attraverso una piattaforma digitale e una conferenza per accademici e professionisti. Queste attività si concentrano su tre temi specifici: tecnologie emergenti, economia blu e verde e imprenditorialità sostenibile.

L’Università Ca’ Foscari di Venezia è capofila del progetto “Bridging Digital Transformation and Research Excellence in Ethiopia”. L’obiettivo generale del progetto è quello di creare una rete di collaborazione tra le università partner, che includa sia lo scambio di buone pratiche nell’adozione di metodi e strumenti per la transizione digitale delle università, sia lo sviluppo di progetti di ricerca. Il programma esecutivo, co-progettato con gli stakeholder africani (tra cui l’Università di Addis Abeba e l’Università di Jimma), si concentra sulla mobilità individuale nell’istruzione superiore e nella ricerca, sulla mobilità individuale nella formazione e nell’istruzione superiore per gli studenti e sul rafforzamento delle politiche di ricerca e sviluppo per i dirigenti universitari, i funzionari pubblici e i responsabili dei gruppi di ricerca, con particolare attenzione alla digitalizzazione e all’adozione di strumenti di intelligenza artificiale per migliorare i processi di gestione e la governance della qualità della ricerca. Questo progetto contribuirà all’attuazione degli impegni assunti dal Ministro Bernini durante la sua visita in Etiopia lo scorso gennaio e i suoi incontri con le università di Addis Abeba e Jimma.
 

 

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