AGI – I mercati azionari dell’Europa meridionale stanno superando quelli del resto del continente, grazie a un clima di rinnovato entusiasmo per gli asset europei. Il nuovo trend viene sottolineato da un’analisi del Financial Times.
In particolare, gli indici azionari di Grecia, Italia e Spagna, “paesi che più di dieci anni fa erano l’epicentro della crisi del debito della regione”, quest’anno hanno superato quelli più grandi di Germania e Francia, sovraperformando l’indice paneuropeo Stoxx Europe 600.
Performance di Grecia, Italia e Spagna
“L’Europa è attraente per gli investitori e le persone stanno iniziando a cercare dove si trova il valore nel mercato“, ha affermato a FT Roland Kaloyan, responsabile della strategia azionaria europea presso Société Générale. Rispetto agli indici di Germania e Francia, i mercati azionari dell’Europa meridionale sono scambiati a rapporti prezzo/utili molto più bassi, offrendo agli investitori un punto di ingresso più conveniente nella crescita del continente.
Fattori trainanti dell’interesse degli investitori
La presentazione del pacchetto di stimoli fiscali “whatever it takes” della Germania e l’enorme aumento della spesa europea per la difesa, insieme al nervosismo dei mercati riguardo al fatto che la guerra commerciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa influire sui rendimenti di Wall Street, hanno portato a un aumento dell’interesse degli investitori per il continente. Ma mentre la spesa tedesca è stata il principale catalizzatore per l’Europa, quest’anno gli indici principali di Italia, Spagna, Grecia e Portogallo hanno registrato rendimenti ancora migliori rispetto al Dax tedesco.
Esempi di performance individuali
In particolare, segnala FT, l’istituto di credito greco Alpha Bank ha guidato i guadagni alla Borsa di Atene, più che raddoppiando il suo prezzo quest’anno, mentre il gruppo spagnolo di tecnologia dell’informazione Indra Sistemas è cresciuto di oltre il 90%. La forte crescita economica dell’Europa meridionale ha contribuito a sostenere il rialzo. I dati del secondo trimestre di quest’anno hanno mostrato che l’economia greca è cresciuta dell’1,7% su base annua, mentre il Pil tedesco si è contratto dello 0,3%. “Queste economie sono quelle che hanno registrato i risultati migliori. Sono i paesi centrali, Germania e Francia, ad aver ottenuto risultati deludenti in termini di crescita del Pil“, ha commentato David Zahn, responsabile del reddito fisso europeo presso Franklin Templeton. “Da un punto di vista del bilancio, stanno andando davvero bene”, ha aggiunto sottolineando la riduzione dei deficit di bilancio in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia.
Stabilità politica e turbolenze in Francia
Mentre l’Europa meridionale sta vivendo un periodo di relativa stabilità politica, le turbolenze parlamentari in Francia hanno colpito il mercato azionario del Paese nelle ultime settimane. Proprio domani il governo di minoranza guidato da François Bayrou dovrebbe cadere dopo che il primo ministro ha indetto un voto di fiducia a sorpresa sui suoi piani fiscali. “Non compro azioni francesi”, ha affermato a FT George Efstathopoulos, gestore di portafogli multi-asset presso Fidelity International. D’altra parte, ha aggiunto, il suo investimento in titoli azionari greci negli ultimi due anni è stato “una delle nostre posizioni con le migliori performance”. Dirk Steffen, chief investment officer per l’Europa presso Deutsche Bank Wealth Management, ha affermato che i mercati azionari dell’Europa meridionale sono orientati verso le economie nazionali, il che significa che sono relativamente protetti dagli effetti dei dazi statunitensi.
Protezione dai dazi USA e valutazioni
D’altra parte, “l’esposizione agli Stati Uniti e all’Asia è molto più pronunciata in Germania“, ha affermato, con cambiamenti nel commercio globale “che influenzano alcuni paesi molto più di altri”. Nel frattempo, ha aggiunto Steffen, “la Germania è ora un po’ più costosa, mentre i paesi più meridionali sono più o meno allo stesso livello degli ultimi 10 anni”.
Composizione degli indici azionari
Inoltre, secondo gli investitori, ha premiato anche la composizione stessa dei principali indici azionari dei paesi dell’Europa meridionale. Come ha spiegato Kaloyan di Société Générale, la forte presenza delle società finanziarie negli indici azionari è stata un fattore vincente: basti pensare che rappresentano il 50% dell’indice FTSE MIB italiano e il 44% della Borsa di Atene in Grecia. In confronto, le banche rappresentano l’8,6% del peso dello Stoxx Europe 600 e il 5,4% del Dax tedesco.