sabato, Settembre 6, 2025
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Kawthar ibn Haniyya, la favorita a Venezia

AGI – Kawthar ibn Haniyya è una delle grandi favorite per il Leone d’Oro che sarà assegnato questa sera alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo “The voice of Hind Rajab”. La regista tunisina, già nota al Lido per i suoi lavori presentati nella sezione Orizzonti e per essere stata più volte giurata, torna quest’anno con un’opera che ha commosso e scosso pubblico e critica strappando 24’ di applausi alla premiere e una certezza: The Voice of Hind Rajab è un’opera che non si può dimenticare.

Un film drammatico, che porta sul grande schermo la storia della bambina palestinese rimasta intrappolata tra le macerie di Gaza, la scelta di utilizzare la registrazione originale della conversazione dà un tono documentaristico che trascina lo spettatore nel dramma emotivo.

 

 

Il legame con Venezia

“Mi sento molto fortunata a mostrare il mio film qui a Venezia – racconta Kawthar ibn Haniyya in esclusiva all’Agi, a margine del premio della Croce Rossa assegnato alla sua opera –. Amo questo festival, con cui ho una lunga connessione. Sono stata giurata due volte e ho presentato qui un mio film precedente. Oggi torno con The Voice of Hind Rajab, in un momento storico doloroso”.

Urgenza e genocidio a Gaza

La regista non nasconde l’urgenza che ha mosso la sua opera: “In queste circostanze, con un genocidio in corso a Gaza, sembra non si stia facendo nulla. Voglio ringraziare Venezia per il coraggio di mettere sotto i riflettori questa storia, perché è importante capire che i palestinesi non sono ‘danni collaterali’, come spesso dicono i media. Sono esseri umani. Hind Rajab è una goccia d’acqua in un oceano di dolore, uccisioni e pulizia etnica”.

Reazione del pubblico al Lido

Il debutto del film al Lido ha registrato una reazione fortissima con standing ovation di 24’ e bandiere palestinesi sventolate nella Sala Grande: “La prima è sempre un momento speciale – spiega Kawthar ibn Haniyya – perché il film smette di appartenere a me e diventa del pubblico. Non mi aspettavo una risposta così intensa. Sapevo che poteva risultare drammatico ed emozionante, ma la reazione degli spettatori è andata oltre le mie aspettative. È stato un momento molto importante per me”.

Appello per la Global Sumud Flottilla

Infine, la regista ha voluto lanciare anche un appello agli italiani – in particolare ai politici – per la “Global Sumud Flottilla”, in viaggio verso Gaza: “Tutti gli occhi devono essere puntati sulla Flottilla. Ogni azione è importante per rompere l’assedio su Gaza. ‘Sumud’ in arabo significa somma di tutti, fermezza. Spero che tutti, cittadini e politici italiani, possano sostenerli e vigilare, per difendere chi rischia la vita per portare aiuto a Gaza”, ha concluso. In attesa di scoprire se riceverà anche il Leone d’Oro tra poche ore.

 

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